Beni comuni
Dai territori lombardi 18 milioni di donazioni contro il Coronavirus
L’Italia è piegata dall’emergenza Coronavirus e la regione più colpita, com’è noto, è la Lombardia. Emergenza che si traduce anche in urgenza di solidarietà, di fronte alla quale i lombardi – cittadini e istituzioni – non si stanno certo tirando indietro. Dai territori della Lombardia sta infatti arrivando un fiume di donazioni, grazie a una campagna di raccolta lanciata lo scorso 1° marzo dalla Fondazione Cariplo, che insieme Fondazioni di Comunità locali ha messo sul piatto una prima tranche di 900mila euro. L’esempio è stato seguito da persone e aziende e a oggi sono stati raccolti 18 milioni. I fondi sono destinati proprio alle Fondazioni di Comunità e rientrano nel Fondo Speciale da 2 milioni di euro lanciato da Fondazione Cariplo per aggregare risorse a favore dei servizi alle persone più fragili, sostenendo le associazioni e gli enti non profit nella difficile situazione derivante dall’emergenza sanitaria da Covid-19. E i fatti hanno dimostrato che questa azione ha generato un effetto leva coinvolgendo cittadini e imprese.
In queste settimane in cui le scuole sono chiuse si parla tanto di didattica online. Molte scuole infatti organizzano lezioni online in videoconferenza con le proprie classi, altre fanno un pò più fatica a utilizzare strumenti digitali. Il territorio del Verbano- Cusio-Ossola ha così attivato il Fondo Emergenza con una base iniziale di 75mila euro, di cui 50mila euro da Fondazione Cariplo e 25mila euro dalla fondazione comunitaria. Attualmente il fondo è arrivato a oltre 300mila euro. L’iniziativa sostiene proprio la didattica online oltre che le strutture ospedaliere e in particolare le sale di rianimazione.
«Il coronavirus è stato un vero e proprio shock per il sistema scolastico, abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa e abbiamo chiamato l’Ufficio scolastico proponendo di collaborare per organizzare una formazione per i docenti. Abbiamo coinvolto Techsoup (piattaforma internazionale che aiuta le organizzazioni non profit nel processo di trasformazione digitale) che, insieme all’ufficio scolastico, ha attivato in brevissimo tempo un sito Edusmart.it/VCO e programmato due webinar, destinati agli insegnanti, per aiutarli nell’utilizzo di Google Class room e Microsoft Teams, che sono le piattaforme indicate dal Ministero dell’Istruzione per la didattica online», racconta Paola Bertinotti, vicepresidente della Fondazione di Comunità del Verbanio-Cusio-Ossola. È stato attivato un Fondo Emergenza con una base iniziale di 75mila euro, di cui 50mila euro da Fondazione Cariplo e 25mila euro dalla fondazione locale. Attualmente il fondo è arrivato a oltre 300mila euro. L’iniziativa sostiene proprio la didattica online oltre che le strutture ospedaliere e in particolare le sale di rianimazione. I webinar si sono tenuti il 16 e il 17 marzo e hanno avuto un successo incredibile. Gli insegnanti della provincia sono 3mila e a ognuno dei webinar si sono iscritti 800 docenti. Il numero massimo di partecipanti era 500 ma tutti quelli che non hanno potuto partecipare hanno potuto rivedere e scaricare i webinar dal sito. «Sul sito – continua la Bertinotti – è stata anche attivata una chat che consente ai docenti di ricevere supporto tecnico, una specie di “servizio clienti” della didattica online. Ma adesso stiamo pensando anche alle famiglie perché ci rendiamo conto che sono molto in difficoltà e stiamo elaborando dei video tutorial destinati ai genitori, che comunque possono accedere anche alla chat del supporto tecnico».
A Lecco, grazie alla Fondazione di Comunità del Lecchese onlus, è nata invece la raccolta “Aiutiamoci”, un fondo partito con una dotazione iniziale di 50mila euro da parte di Fondazione Cariplo e 100mila euro della Fondazione della Comunità di Lecco per il sostegno sanitario all’Azienda sociosanitaria territoriale. La comunità ha risposto in modo straordinario con gruppi spontanei di raccolta tra le persone e in breve tempo il fondo ha raggiunto la cifra di 1,9 milioni di euro, grazie al contributo di migliaia di donatori, di cui 180mila euro di donazioni destinate all’acquisto di dispositivi per le strutture sociosanitarie del territorio. Grazie ad “Aiutiamoci” sono già stati acquistati 20 ventilatori polmonari e dieci scanner per la misurazione della temperatura corporea che saranno forniti in dotazione alle forze dell’ordine del territorio. Tra chi ha contribuito a questa eccezionale raccolta di fondi ci sono Michele Cattaneo e Gioia Rota, ideatori del blog La tenda in salotto che, grazie al sostegno dei loro follower, hanno raccolto quasi 40mila euro.
Non solo denaro, anche ospitalità. Claudia Pattarini è la vicepresidente di “Ospiti per Casa”, un’associazione storica di proprietari di B&b del Lago di Como nella quale, più recentemente, sono confluiti anche gli host Airbnb del territorio. L’intento comune è quello di coniugare l’ospitalità con la valorizzazione del territorio e la promozione dei valori di sostenibilità e responsabilità. Così, Claudia ha deciso di ospitare il personale sanitario impegnato nella lotta al coronavirus e alcuni giorni fa, in una delle case da lei gestite, è arrivato un medico di Bergamo che lavora presso l’ospedale di Lecco, con i turni imposti dalla necessità di non far collassare il sistema sanitario, non poteva più gestire gli spostamenti casa-lavoro: «ovviamente non possiamo vederci» racconta Claudia «però cerco di testimoniargli la mia vicinanza come noi host sappiamo fare». L’associazione ha anche fatto una mappatura delle abitazioni sfitte (moltissime, per il crollo del turismo a causa del coronavirus) e verificato la disponibilità dei membri a ospitare anche gratuitamente il personale sanitario e le forze dell’ordine, un’altra categoria in prima linea nell’emergenza. La risposta è stata immediata ed entusiasta: Raffaella, Tina e Pope, Vica, Paola, Cristina, tanto per fare qualche nome, si sono subito mobilitati «la nostra associazione è nata con questo spirito, quello di offrire un alloggio ma anche un supporto, e mai come adesso c’è bisogno di vera accoglienza».
A Brescia, una delle città più colpite dall’emergenza, la fondazione della Comunità Bresciana ha attivato il fondo AiutiamoBrescia. È stato avviato con una dotazione iniziale di 50mila euro da parte di Fondazione Cariplo e 100mila euro da parte della fondazione locale. Il fondo è destinato al sostegno degli ospedali per l’emergenza sanitaria e in pochi giorni ha raccolto oltre 11,5 milioni di euro con una gara di solidarietà che prosegue senza sosta. Per la raccolta è stata utilizzata la piattaforma Forfunding di Intesa Sanpaolo, oltre ad un Iban dedicato. Grazie ad AiutiamoBrescia sono già stati creati quarantadue posti in terapia intensiva nei presidi sanitari del territorio con 2,5 milioni donati, posti letto che, vista la progressione eccezionale della raccolta, arriveranno a raggiungere presto i duecento.
Orazio Franco, invece, ha lanciato la #calcettoacasachallenge. «Quando ho capito che non avremmo potuto giocare per almeno un mese ho pensato che dovevo fare qualcosa per tenere vivo il nostro legame e l’amore per il calcio» – racconta Orazio, che ha quindi lanciato la #calcettoacasachallenge e ha invitato tutti i membri del suo gruppo, che a loro volta dovevano nominare altri amici, a inviare un video con il loro gesto calcicistico. L’uomo ha ricevuto moltissimi video che poi sono stati pubblicati sul profilo Instagram (@Ag_calcetto_eb) in cui hanno inserito una grafica con tutte le informazioni e le modalità per poter donare alla Fondazione di Comunità Bresciana.
Le iniziative di solidarietà sono moltissime. Lorenzo Zanetti, per esempio, pilota Ducati originario di Lumezzane ha deciso di sostenere la Fondazione di Brescia. «Noi sportivi siamo molto fortunati perché siamo sostenuti dalla gente, dal loro affetto. E adesso è il momento di ricambiare e sostenerla a nostra volta», ha commentato il pilota. Anche la tifoseria organizzata bresciana della squadra di basket Germani si è attivata e ha deciso di destinare i fondi dei suoi tesseramenti all’emergenza coronavirus. E Pierpaolo Maltempi, ferroviere, come tanti italiani da anni condivide con un gruppo di amici la passione per il Fantacalcio, così ha deciso di destinare il montepremi alla Fondazione di comunità bresciana.
«Ci troviamo di fronte a una situazione che mette tutti alla prova, dove è necessario, oggi più che mai, unire le forze per il bene comune, sostenendo i più deboli all’interno delle nostre comunità e vivendo in modo responsabile questi giorni cruciali», ha commentato Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo.
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