Ambiente
Uomini in gabbia e animali liberi: nasce il reverse zoo. Un mondo al contrario
In questi zoo i visitatori si muovono in una piccola gabbia su un camioncino e gli animali come, tigri e leoni sono liberi di correre ed avvicinarsi agli uomini. Una prospettiva differente per capire cosa significhi essere privati della libertà in nome del guadagno
Partendo da un argomento estremamente divisivo come quello che riguarda l’abolizione o meno dei giardini zoologici, che vede due fazioni contrapposte tra detrattori che gli imputano di perpetrare forme di “tortura” gli animali ed estimatori che, li considerano ancora fonte di attrazione importante per i visitatori, l’unica evidenza che emerge è che, molti degli animali cresciuti in uno zoo, una volta reimmessi in natura, avrebbero davvero ben poche possibilità di sopravvivenza. Vi sono circostanze, poi, in cui alcuni esemplari in via d’estinzione, vengono catturati al fine di permettergli di potersi riprodurre in condizioni protette, e questi, certamente, costituiscono esempi virtuosi su un piano etico.
Tuttavia, la casistica di animali reclusi in gabbie non conformi alle loro esigenze vitali, o peggio ancora, sottoposti a trattamenti invasivi e pericolosi per la loro incolumità psicofisica è decisamente massiccia.
Eppure, anche se per pochi minuti, invertire la prospettiva di una prigionia forzata, è possibile. Un cambio di rotta, dove ad essere in gabbia sono gli uomini e a scorrazzare liberi, invece, gli animali. Succede nei “reverse zoo”, meglio conosciuti come zoo al contrario. Luoghi in cui, i visitatori possono, all’interno di piccole gabbie posizionate su camioncini, farsi circondare da animali, tra i quali anche grandi felini, che gli si avvicinano in totale naturalezza. Più precisamente, in Cina, nella località di Chongqing, una delle città più popolose del mondo, si trova lo zoo di Lehe Ludu, il primo parco zoologico –al contrario– ideato dagli esseri umani.
Anche nel nostro Paese, però, un esperimento in attività da svariati decenni ormai, è rappresentato dallo ZooSafari, a Fasano, in provincia di Brindisi, considerato una delle attrazioni più conosciute di tutta la Puglia. Qui, i visitatori possono muoversi con le proprie automobili in mezzo ai sentieri dove vivono gli animali.
Gli obiettivi che questo nuovo modello di giardini zoologici cercano di promuovere, sono l’educazione ambientale, per provare a educare gli uomini a rispettare e preservare la natura selvaggia e gli habitat degli animali, conoscendo e comprendendo le loro dinamiche comportamentali attraverso l’osservazione diretta; un incentivo alla sensibilizzazione ed alla conservazione della specie, nei confronti di flora e fauna selvatica, per un impegno quotidiano ed attivo a salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo ed una maggiore empatia, indossando i panni scomodi e bersagliati degli animali, costretti a subire pratiche contrarie alla loro indole libera e pura.
Ancora, maggior impulso alla ricerca scientifica, permettendo di studiare gli animali alle prese con la loro normalità abitativa.
Nel mondo, vi sono diversi esempi di zoo al contrario come, i parchi nazionali dell‘Africa, i parchi oceanici che consentono al pubblico di nuotare gomito a gomito con esemplari marini davvero meravigliosi ed in totale sicurezza o ancora, i santuari della fauna, veri e propri rifugi per animali feriti o sottoposti a confisca.
Insomma, la libertà…è libertà sempre, sia essa, umana o animale!
Devi fare login per commentare
Accedi