Ambiente
Tim lancia Piante elìte, un progetto per salvaguardare la biodiversità in Umbria
Realizzare una gestione forestale sostenibile attraverso strumenti e tecniche innovative di selvicoltura con la missione di tutelare e valorizzare gli alberi pregiati, tra cui il sorbo domestico, il ciavardello, il rovere, il ciliegio e l’acero campestre nelle aree della Foresta di Città della Pieve – Piegaro, in Umbria.
È questo l’obiettivo dell’iniziativa Piante elìte, promossa da Tim e Rete Clima, che prevede una puntuale attività di mappatura tramite Gps delle piante di pregio e l’adozione di tecniche di gestione forestale volte a favorire la crescita, la capacità fotosintetica e la vitalità degli alberi. È previsto inoltre un percorso tematico per il pubblico attraverso aree di sosta e bacheche divulgative per raccontare la biodiversita’ delle specie presenti nella foresta.
Il progetto è promosso anche in collaborazione con Pefc nell’ambito della Campagna foresta Italia di Rete Clima, realizzata con il Patrocinio morale del Ministero della Transizione ecologica e del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
L’iniziativa rientra in una più ampia strategia di Tim per contribuire attivamente alla lotta al cambiamento climatico. L’azienda guidata dall’AD Pietro Labriola intende raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2030, azzerando l’impatto in CO2 delle emissioni connesse alle proprie attività produttive (Scope 1) ed all’acquisto di energia elettrica (Scope 2), grazie all’utilizzo di fonti esclusivamente rinnovabili già entro il 2025. Centrale anche il raggiungimento delle emissioni nette zero (Net Zero) entro il 2040, con l’azzeramento anche delle emissioni prodotte a monte e a valle delle attività produttive (Scope 3).
Peraltro, in Italia TIM sostiene anche un ulteriore progetto di riqualificazione forestale per aumentare le aree verdi urbane e per generare servizi per il territorio. Al Parco Nord di Milano, l’azienda ha piantato quest’anno 80 alberi, in aggiunta ai 70 già piantumati nel 2021, che in un ciclo vitale medio di trent’anni contribuiranno all’assorbimento di circa 50 tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni di circa 500 frigoriferi in funzione per un anno.
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