Ambiente
Sì del Parlamento europeo a gas fossile e nucleare fra gli investimenti “green”
Ieri, mercoledì 6 giugno, le strade si Strasburgo erano piene di attivisti provenienti da 12 paesi europei. Erano lì per convincere i parlamentari a bocciare l’atto delegato proposto a febbraio dalla Commissione europea che prevedeva l’inclusione di gas fossile e nucleare nella Tassonomia Verde, ossia la lista delle attività considerate sostenibili e verso cui far convergere gli investitori.
“Stiamo combattendo per il nostro futuro, i nostri occhi sono puntati sui parlamentari europei e le decisioni che prenderanno. Non vogliamo rimanere delusi ancora una volta da questa classe politica. Vogliamo che i parlamentari europei dimostrino che possono essere indipendenti dalle lobby del gas” scrivevano ieri mattina i Fridays for Future Italia sul loro canale Telegram, ancora fiduciosi. Il 14 giugno infatti la Commissione Ambiente (Envi) e la Commissione Economia (Econ) avevano votato in seduta congiunta contro l’integrazione di gas e nucleare nella Tassonomia, considerati fonti utili per l’approvvigionamento energetico durante la fase di transizione, ma non catalogabili come fonti green verso cui far convergere sforzi e finanziamenti.
Il voto finale della Plenaria del Parlamento europeo era previsto per ieri a mezzogiorno. Si trattava di approvare oppure no la risoluzione di rigetto arrivata il 14 giugno, così da bloccare l’inserimento di gas e nucleare in Tassonomia.
Serviva la maggioranza assoluta dei deputati – 353 su 705: i voti favorevoli sono stati invece soltanto 278, mentre 328 sono stati i voti contrari e 33 gli astenuti. Nella compagine italiana, Pd, Verdi e M5S hanno votato a favore del rigetto; contrari FI, FdI, Lega e Iv.
Ursula von der Leyen aveva indicato che non ci sarebbero stati altri atti delegati se l’attuale fosse stato bocciato. Invece è passato e ora nuovi impianti a gas e nucleare potranno ricevere finanziamenti con il bollino verde da parte degli investitori.
Gli attivisti incassano la sconfitta commentando che “il morale è alto e continueremo a fare di tutto pur di disincentivare i privati a investire nel gas”.
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