Ambiente

Puglia: i pescatori di Torre Guaceto si fermano per un mese

4 Novembre 2023
Stop alla pesca dentro e fuori dall’ area protetta per tutto il mese di novembre al fine di  salvaguardare un ecosistema sempre più compromesso

 

 

Torre Guaceto (Brindisi)- I pescatori autorizzati a pescare nel Parco Naturale Protetto di Torre Guaceto , incroceranno le braccia per tutto il mese di novembre, non praticando alcuna attività sia dentro alla Riserva Protetta che entro i suoi confini. Stop anche alla pratica ricreativa. Una serie di rinunce che si prefiggono lo scopo di aumentare la salvaguardia di un ecosistema già fortemente compromesso, scegliendo modelli di pesca sostenibile.

Una scelta compiuta in collaborazione con l’ente gestore che ha sposato l’iniziativa lanciata dalla Regione Puglia e che si rivolge a tutte le Aree Marine Protette pugliesi, che prevede il riconoscimento di appositi ristori di natura economica ai pescatori più virtuosi che decideranno di fermarsi per almeno trenta giorni.

Per tale ragione, i lavoratori di Brindisi e Carovigno hanno consegnato la propria licenza di pesca, impegnandosi a non praticare per il mese di novembre in alcuno spazio marino. Un tentativo doveroso per tutelare la fauna ittica spremuta all’osso per l’intera estate, torrida come non mai.

A Torre Guaceto, è consentito operare solo nell’area C, la più esterna della Riserva ai soli pescatori dei comuni competenti territorialmente, ovvero Brindisi e Carovigno, una volta a settimana, con previa autorizzazione dell’ente, e con reti a maglia larga, proprio per evitare di catturare i pesci più giovani e permettere un ripopolamento ittico.

La pesca sostenibile della riserva ha prodotto ottimi risultati per quasi un ventennio, e dunque si rende necessario ancora una volta porre in essere misure di contenimento dei danni ambientali e da sfruttamento intensivo.

Abbracciare un modello di pesca sostenibile da praticare, certamente significa lasciare nei mari abbastanza pesci, rispettare il loro habitat. Tuttavia, assicurarsi che le persone che vivono con l’economia ittica, riescano a sostentarsi in modo dignitoso e duraturo.

 

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