Ambiente

Patologie da inquinamento: i killer chimici sono noti, adesso pure i mandanti?

29 Gennaio 2018

Che in questi giorni di ricordo della Shoah si debba leggere un titolo come quello riportato in data 29 Gennaio 18 dall’ANSA : “Cavie Umane usate per i test di scarico” senza uno straccio di punto interrogativo che avrebbe concesso un margine di errore e di innocenza, è veramente inquietante. Sapete perché? Perchè gli studi sulla materia sono straordinariamente esaustivi e lo dimostra la bibliografia, con relativi riferimenti,  pubblicata nel Volume “ La vita al tempo del petrolio” pubblicato nel 2017 da Agorà & CO, Lugano. (Pag.47 e 48).

Va ricordato che gli NOx, oltre che gas serra, sono gas irritanti in specie per i soggetti affetti da Malattia Epiteliale come gli asmatici ed i rinitici (Ferrara A., 2015). Detti gas sono idonei ad evocare una condizione di flogosi epiteliale, nasale e bronchiale, testimoniata dall’aumento di neutrofili nel lavaggio bronchiale.

L’esposizione periodica, professionale e non, agli ossidi di azoto ha un effetto negativo sulle difese immunitarie umorali e cellulari, reattivo sull’attività dei macrofagi alveolari ed depressivo sulla clearance muco ciliare (Schlesinger RB, 1987).

Nella sperimentazione in vitro, l’esposizione di cellule epiteliali della mucosa nasale o bronchiale, tratta per brushing  da volontari sani, al biossido di azoto (NO2) all’ozono (O3) e alle particelle degli scarichi dei motori diesel determina la sintesi ed il rilascio di mediatori pro-infiammatori, che comprendono eicosanoidi, citochine e molecole di adesione, (Mills et al., 1999).

Anche Devlin, 1999, è concorde nell’osservazione sperimentale (inalazione di ossidi di azoto nella concentrazione di 3760 µg/m3 per 4 ore) circa le modificazioni della risposta cellulare, sia sull’animale sia sul soggetto volontario sano.

Particolarmente si sono registrate modificazioni nel numero delle cellule infiammatorie e nella concentrazione di mediatori solubili nel liquido di lavaggio bronco-alveolare con incremento di polimorfonucleati neutrofili, interleukina 6, interleukina 8,alfa1-antitripsina e attivatore tessutale del plasminogeno (Devlin et al., 1999).

Quanto sopra comporta che l’inalazione di gas irritanti come gli NOx determini abbassamento della soglia di iperreattività del Tratto Respiratorio Integrato nel soggetto sano, nell’asmatico e nel rinitico (Ferrara et al., 2001)

Per abbattere gli NOx, gli USA hanno reso obbligatorio il dispositivo Selective Catalyst Reduction, SCR, catalizzatore di ultima generazione atto a convertire gli ossidi di azoto in vapore acqueo e azoto, mentre, su questa materia, la normativa europea appare in ritardo.

La direttiva 98/69 CE viene emessa con la finalità di ridurre  i gas inquinanti emessi dalle autovetture con motore ad accensione comandata (benzina). I costruttori d’automobili sono obbligati all’inserimento, nel quadro di bordo, di una spia (MIL, Malfunction Indicator Lamp) che indichi il malfunzionamento dei sistemi antinquinamento. Tale direttiva prevede che le vetture alimentate a benzina siano dotate di questo sistema dal 01/01/2000 per quanto riguarda le omologazioni, e dal 01/01/2001 per quanto riguarda le immatricolazioni…

Il libro continua con altre sperimentazioni che non assolvono per nulla il car-exaust, sia nella patogenesi di coronariti iperreattive ( con o senza angina di Prinzmetal) sia per gli effetti devastanti dei metalli pesanti inalati di cui nessuno parla.

Se mai fosse confermata la notizia di cavie umane e animali per studiare processi biologi ultra-noti, perché non utilizzare metodi sperimentali in vitro adottati in tutti i laboratori di questo sporchissimo pianeta?

 

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