Ambiente
Oder: disastro ambientale o climatico?
Fine agosto 2022: centinaia di migliaia di cadaveri di pesci si ammassano sulle rive del fiume Oder – 840 km di acqua dolce che uniscono la Repubblica Ceca, la Polonia e la Sassonia con il Mar Baltico, uno dei più importanti ecosistemi mitteleuropei. Già alla fine di luglio, i pescatori polacchi avevano avvertito le autorità locali del fatto che sempre più pesci galleggiavano morti sulle acque del fiume, e prima che la burocrazia compisse il suo corso, le dimensioni del disastro sono divenute apocalittiche ed il problema si è esteso fino all’estuario sul Baltico, minacciando ora il mare del Nord[1].
La Germania reagisce immediatamente, proibendo pesca e balneazione nelle acque dell’Oder ed allertando la comunità scientifica affinché chiarisca i motivi e le dimensioni del disastro. Dalla Polonia arriva solo un comunicato ufficiale, secondo il quale gli scienziati polacchi affermano che i test di laboratorio hanno rilevato la presenza di livelli elevati di sale (il che fa gravemente diminuire la concentrazione di ossigeno nell’acqua dolce, vitale per i pesci[2]), ma nessuna sostanza tossica – ciò non di meno, il governo di Varsavia e quello di Berlino concordano nel temere un avvelenamento procurato da sostanze chimiche scaricate illegalmente da qualche industria, anche perché gli scienziati tedeschi, al contrario dei loro colleghi, hanno rilevato una percentuale pericolosa di mercurio sciolta nell’acqua: la Polonia offre una ricompensa di 1 milione di Złoty (circa 210’000 Euro) a chiunque possa “aiutare a trovare i responsabili di questo disastro ambientale”[3].
Tutto lascia presumere che la ricerca delle cause sarà lunga e controversa, poiché Germania e Polonia, già oggi, si rimbalzano le responsabilità. Secondo il Ministro dell’Ambiente Polacco, Anna Moskwa, “L’istituto veterinario statale ha completato i test sui pesci per la presenza di metalli pesanti” ed “ha escluso i metalli pesanti come causa della morte dei pesci”[4]. Il Governo ha licenziato il CEO di Polish Waters, la società statale per la gestione delle acque, e con lui il capo dell’Ispettorato per la Protezione Ambientale: due decisioni che gettano non poche ombre sui veri esiti delle analisi di laboratorio[5]. Il Primo ministro Mateusz Morawiecki afferma di ritenere che “enormi quantità di rifiuti chimici” siano state scaricate nel fiume, causando danni ambientali così gravi che “ci vorranno anni prima che il corso d’acqua si riprenda”[6].
Il governo polacco è diviso: da un lato la tesi di Anna Moskwa, secondo cui il disastro è avvenuto per cause naturali come effetto di un aumento delle concentrazioni di inquinanti e/o di sale, causata dalle alte temperature e dall’abbassamento del livello delle acque; dall’altra quella di Morawiecki, che teme qualche scherzo di qualche industria che opera sulla riva del fiume[7]. Questa divisione causa un ritardo di ben 17 giorni tra la scoperta del danno ambientale e l’annuncio ufficiale dell’evento, cosa che fa infuriare i tedeschi: se l’ipotesi del Premier polacco dovesse rivelarsi esatta, come credono i tecnici della Sassonia, Varsavia avrebbe occultato le prove, perché da giorni le autorità locali avevano segnalato “di aver rimosso tonnellate di pesci morti dall’Oder vicino alla città di Olawa, a circa 300 chilometri a monte della più recente moria di pesci”[8].
Il ritardo diventa una decisione consapevole e colpevole di lasciare tempo alle acque del fiume di diluire le concentrazioni degli eventuali agenti inquinanti permettendogli di estenderne l’area di azione. Perché una cosa è chiara: se qualcuno ha inquinato, allora si può restringere il campo di indagine ad un’area ridotta, quella delle industrie, e basta analizzarne le acque reflue – come ordinato dal Ministro dell’Ambiente tedesco, Steffi Lemke, che ha messo in campo una task force congiunta per esaminare le cause della moria di pesci[9]. A questo punto, il ministro Moskwa ha ammesso che non era ancora stato escluso l’effetto di “una variante delle sostanze tossiche”, e che era in corso la verifica di “entità che gestiscono attività commerciali e industriali lungo il fiume”[10].
Questo in un momento in cui non era stata ancora ripescata alcuna carcassa di pesce a valle, nello stato del Mecklenburg-Vorpommern, sulla costa baltica tedesca[12]. Ma la moria avanza, come confermato dalle autorità municipali di Wroclaw: “le autorità idriche hanno rilevato una sostanza tossica in due località dell’Oder che è probabilmente il solvente mesitilene, noto per avere un effetto dannoso sui pesci”, che però aggiungono: “i test successivi non hanno più mostrato traccia della sostanza”[13]. Comunque sia va detto che gli operai che raccolgono il pesce morto hanno riportato eruzioni cutanee dopo essere entrati in contatto con l’acqua del fiume[14].
Tra gli altri fattori indagati, come visto, ci sono il caldo e la siccità. In tal senso, il Leibniz-Institute of Freshwater Ecology and Inland Fisheries di Berlino (IGB) sottolinea come da anni i pesci dell’Oder stiano lottando contro i bassi livelli dell’acqua (almeno dal 2018) e contro gli effetti dell’alta temperatura delle acque (attorno ai 25°C) – due effetti dello scarico delle acque reflue, e non solo di quelle industriali. A ciò si aggiungono le infrastrutture anti-erosione costruite dai Polacchi con roccia, terra e ghiaia che riducono l’ossigeno presente nelle acque del fiume proprio quando maggiore diventa il suo bisogno: “Se i pesci sono stressati, il ritmo della respirazione aumenta”[15].
Le analisi ufficiali dei laboratori, però, smentiscono questa ipotesi, perché registrano un contenuto di ossigeno nell’acqua superiore alle normali concentrazioni estive, e confermano la presenza, in almeno due siti, di concentrazioni velenose di mesitilene, dissoltesi poi nel corso dei giorni, il che farebbe pensare nuovamente ad un incidente industriale verificatosi a luglio, smentito anch’esso: “Se è stato rilasciato per un incidente alla fine di luglio, avrebbe dovuto superare Francoforte sull’Oder molto prima”[16]. Tutte chiacchiere, secondo i pescatori, che sostengono di aver segnalato alle autorità locali, purtroppo senza che qualcuno reagisse, una grave moria di pesce già a marzo, il che escluderebbe l’ipotesi dell’incidente unico facendo piuttosto pensare ad una tragedia strutturale[17].
Si apre un nuovo filone di indagine. Il portavoce del Ministero dell’Ambiente tedesco, Andreas Kübler, ha affermato che il suo Governo è stato “sorpreso e rattristato dall’insinuazione di Varsavia secondo la quale la Germania starebbe diffondendo fake-news“ e che un laboratorio tedesco da anni lamenta l’aumento indiscriminato, sul versante polacco del fiume, dell’uso di pesticidi e conseguentemente dei loro residui velenosi nel fiume[18]. Dagli studi dei tedeschi, infatti, sembra sempre più accreditata l’ipotesi che il disastro ambientale dell’Oder sia stato il frutto di un insieme di concause, ovvero della sfavorevole interazione sinergica di un micidiale cocktail chimico di produzione agricola ed industriale con una ferale tossina prodotta da un’alga appartenente alla specie Prymnesium parvum, della quale si stanno occupando non solo i Polacchi ma anche i Tedeschi, monitorando gli effetti e le massicce quantità di essa rilevate in molti campioni di acqua dolce[19].
Ciò non di meno, quand’anche il disastro fosse imputabile all’alga, questo non trasformerebbe la catastrofe in una fatalità. Come infatti ha sottolineato Andreas Kübler, una formazione di tali alghe nelle proporzioni osservate non sarebbe stata possibile senza un anomalo intervento dell’uomo poiché queste alghe possono svilupparsi solo in acqua salmastra, e quindi qui solo a causa degli alti livelli di salinità riscontrati nel fiume, livelli che “normalmente non esistono nell’Oder se non a causa di scarichi industriali” – un punto di vista condiviso dal Primo Ministro Morawiecki[20].
Rispondono gli scienziati berlinesi: “I ricercatori dell’IGB hanno analizzato i campioni di acqua dell’Oder per verificare la presenza di alghe, in quanto alcune tossine algali sono note per essere problematiche. La specie più comune trovata nei campioni è stata identificata come Prymnesium parvum, nota per produrre e rilasciare forti tossine. Tuttavia, l’analisi genetica è ancora in corso. Nei campioni sono state trovate più di 100’000 cellule di prymnesium per millilitro, anche se questa concentrazione era già stata diluita dall’afflusso del fiume Warta. Altri campioni sono attualmente in fase di conteggio. L’effetto delle tossine del prymnesium è particolarmente devastante non solo per i pesci che respirano dalle branchie e per i molluschi come le cozze, ma anche per gli anfibi, poiché le loro mucose e i sottili vasi sanguigni vengono attaccati e distrutti dall’alga”[22].
Il testo prosegue: “Nonostante sia solo un risultato preliminare dell’analisi delle cause, i ricercatori dell’IGB fanno riferimento a problemi fondamentali causati dall’uomo sull’Oder che aumentano il rischio di disastri ambientali. In sostanza, riteniamo che siano entrati in gioco molteplici fattori negativi” legati al mutamento climatico, che “è causato dall’uomo; sperimenteremo con frequenza crescente periodi di siccità con livelli d’acqua eccessivamente bassi, bassi livelli di ossigeno e temperature dell’acqua troppo elevate. I bassi livelli d’acqua provocano un aumento della concentrazione di sostanze nocive. Questo stato estremo è un importante fattore di stress per le comunità ittiche. Molte creature stanno già lottando per la sopravvivenza – e se all’inquinamento esistente si aggiungono altri pericoli come le fioriture algali tossiche o la contaminazione chimica, si rischia di distruggere interi ecosistemi d’acqua dolce”, concludendo che le infrastrutture di dragaggio costruite dai polacchi siano stati il colpo ultimo e mortale[23].
Mentre si cerca di capire cosa sia accaduto, ora l’obiettivo è duplice: capire se si possa fare qualcosa per rimediare, almeno in parte, al disastro, ma per questo bisognerà aspettare mesi e sperare nella pioggia, mentre i danni accertati sono, persino nel lungo periodo, quasi irreparabili: il fiume Oder è un fiume praticamente morto, e la sua acqua non sarà più potabile per decenni. La seconda questione riguarda la possibilità che il danno si estenda fino al Mar Baltico. Il Ministero dell’ambiente del Mecklenburg-Vorpommern valuta che, in funzione delle correnti e dei venti, la foce vicino a Stettino (Polonia), la seconda maggiore laguna sul Baltico, potrebbe essere rapidamente raggiunta dai veleni[24]. Se venisse confermata l’alta concentrazione di mercurio, questa porterebbe alla moria dei pesci nel mare più pescoso d’Europa ed al divieto di balneazione lungo tutte le spiagge più famose della Germania e della Scandinavia – qualunque schifezza sia presente nell’acqua, ora viene mangiata e digerita da tutti gli esseri viventi che lottano per sopravvivere nelle acque contaminate[25].
Quello che occorre si capisca bene è che questo è solo l’inizio. L’Oder è il primo di una lunga serie di fiumi che, a causa dell’inquinamento e delle mutate condizioni climatiche, nei prossimi anni moriranno, trascinando con sé milioni di tonnellate di cibo, avvelenando l’acqua potabile e quella necessaria per l’agricoltura e la pastorizia, generando costi economici ed igienici colossali. Costi che, non solo oggi, la popolazione dell’Unione Europea non può pagare a causa di un problema che non sa nemmeno come affrontare.
[1] https://www.theguardian.com/environment/2022/aug/15/oder-river-mystery-of-mass-die-off-of-fish-lingers-as-toxic-substances-ruled-out
[2] http://it.scienceaq.com/Chemistry/100218475.html
[3] https://www.theguardian.com/environment/2022/aug/15/oder-river-mystery-of-mass-die-off-of-fish-lingers-as-toxic-substances-ruled-out ; https://www.euronews.com/green/2022/08/16/nothing-was-done-for-17-days-polish-government-under-fire-for-handling-of-river-oder-crisi
[4] https://www.theguardian.com/environment/2022/aug/15/oder-river-mystery-of-mass-die-off-of-fish-lingers-as-toxic-substances-ruled-out ; https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/14/disastro-ambientale-nel-fiume-oder-al-confine-fra-polonia-e-germania-milioni-di-pesci-morti/6762528/
[5] https://www.theguardian.com/environment/2022/aug/15/oder-river-mystery-of-mass-die-off-of-fish-lingers-as-toxic-substances-ruled-out
[6] https://www.corriere.it/esteri/22_agosto_15/moria-pesci-fiume-oder-germania-cosa-li-ha-uccisi-41dcca08-1c81-11ed-8466-13ed76c7849f.shtml?refresh_ce
[7] https://www.theguardian.com/world/2022/aug/17/poland-pulls-100-tonnes-of-dead-fish-from-oder-river-after-mystery-mass-die-off
[8] https://www.dw.com/en/mysterious-mass-fish-kill-in-oder-river-climate-change-or-poison/a-62784099
[9] https://www.dw.com/en/mysterious-mass-fish-kill-in-oder-river-climate-change-or-poison/a-62784099
[10] https://www.dw.com/en/mysterious-mass-fish-kill-in-oder-river-climate-change-or-poison/a-62784099
[11] https://www.tagesspiegel.de/themen/brandenburg/im-winter-erstickt-tote-fische-verwesen-am-ufer/1723450.html
[12] https://www.dw.com/en/mysterious-mass-fish-kill-in-oder-river-climate-change-or-poison/a-62784099
[13] https://www.dw.com/en/mysterious-mass-fish-kill-in-oder-river-climate-change-or-poison/a-62784099
[14] https://www.dw.com/en/germany-rhine-water-levels-expected-to-drop-even-further/a-62781601
[15] https://www.dw.com/en/mysterious-mass-fish-kill-in-oder-river-climate-change-or-poison/a-62784099 ; https://www.dw.com/en/germany-rhine-water-levels-expected-to-drop-even-further/a-62781601 ; https://www.dw.com/en/rivers-across-europe-are-too-dry-too-low-and-too-warm/a-62758853
[16] https://tgcomnews24.com/la-germania-trova-mercurio-nel-fiume-oder-dopo-aver-trovato-migliaia-di-pesci-morti-allestero/
[17] https://www.dw.com/en/mysterious-mass-fish-kill-in-oder-river-climate-change-or-poison/a-62784099 ; https://www.tagesspiegel.de/themen/brandenburg/im-winter-erstickt-tote-fische-verwesen-am-ufer/1723450.html
[18] https://www.dw.com/en/germany-denies-polands-fake-news-claim-over-fish-deaths/a-62890278
[19] https://www.igb-berlin.de/en/news/environmental-disaster-oder-igb-researchers-track-potentially-toxic-algae ; https://www.dw.com/en/germany-denies-polands-fake-news-claim-over-fish-deaths/a-62890278
[20] https://www.dw.com/en/germany-denies-polands-fake-news-claim-over-fish-deaths/a-62890278 ; https://www.igb-berlin.de/en/news/environmental-disaster-oder-igb-researchers-track-potentially-toxic-algae
[21] https://www.euronews.com/green/2022/08/16/nothing-was-done-for-17-days-polish-government-under-fire-for-handling-of-river-oder-crisi
[22] https://www.igb-berlin.de/en/news/environmental-disaster-oder-igb-researchers-track-potentially-toxic-algae
[23] https://www.igb-berlin.de/en/news/environmental-disaster-oder-igb-researchers-track-potentially-toxic-algae
[24] https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/14/disastro-ambientale-nel-fiume-oder-al-confine-fra-polonia-e-germania-milioni-di-pesci-morti/6762528/
[25] https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/08/14/disastro-ambientale-nel-fiume-oder-al-confine-fra-polonia-e-germania-milioni-di-pesci-morti/6762528/
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