Ambiente
Latina. Cambio di passo
Se fino ad ora c’era solo la grande volontà di fare cose nuove per far ripartire la città dopo anni di incuria e scarsa considerazione, ora si può certo dire che finalmente è arrivata anche una grande boccata di ossigeno ad aiutare e supportare le buone intenzioni. Intenzioni che ovviamente a breve diventeranno fatti. E di questo ne è sicuro il sindaco di Latina, Damiano Coletta che, indossata la fascia tricolore, si è recato a Palazzo Chigi, per firmare, davanti al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, la convenzione che ratifica il finanziamento di 18 milioni di euro per il progetto “Latina anche città di mare” . Una svolta per la città e per la periferia “mare”. E una valorizzazione di un territorio che tutti vorrebbero avere, tanto è bello. Un litorale magico, limitato e circondato dal Circeo e dalle isole ponziane. Un bene prezioso e una potenziale ricchezza che se fosse stata ottimizzata avrebbe fatto da volano a tutta la città. Ma niente. Anni e anni di chiacchiere. Ogni anno le stesse del precedente. Puntuali in tutte le stagioni, non appena le giornate cominciavano ad allungarsi e il vento a diventare caldo, ripartivano le promesse. Sono stati sprecati fogli di giornali e litri di inchiostro per descrivere una situazione rimasta sempre di stallo e immutabile negli anni. Tanto che la situazione di incuria è ora sotto gli occhi di tutti. Una spiaggia a tratti quasi inesistente, una viabilità irrazionale e insufficiente, acque da disinquinare e depurare, un territorio da rivitalizzare e rilanciare, parcheggi da inventare. Il nostro mare è dunque un “malato” grave, che ha bisogno di cure giuste. Le persone lo hanno abbandonato in questi ultimi anni, per mancanza di spiaggia libera e per l’impossibilità di trovare un posto. Hanno voluto imitare Rimini affidando al privato e solamente a lui la possibilità di “animare”. Chioschi e discoteche infatti la fanno da padrone. Non si sono soffermati a pensare e a progettare. Hanno lasciato tutto all’improvvisazione e alla giornata. E non hanno capito che non serve fare musica a tutte le ore… perchè le famiglie scappano. Non serve attirare solo i giovani di notte, se gli adulti di giorno vanno altrove. I piani di fattibilità e “vivibilità” devono tenere conto di tutti: giovani, vecchi e bambini. E’ bene però che intanto si parta. E questa volta, se i denari ci sono, si fa sul serio. Coletta non ha perso tempo. Si era appena insediato quando è partito il bando. Due mesi per organizzare e progettare. Davvero pochi. Ma è riuscito lo stesso a fare un bel lavoro. E’ bastato, come dice lui, aprire dei cassetti, leggere quello che vi era dentro e mettere insieme una serie di progetti per “ rimuovere le situazioni di degrado urbano presenti nel centro e nelle periferie e valorizzare l’asse di collegamento tra il centro e il litorale”.
Le periferie e la loro rinascita. Questo intende il bando, avviato in base alla legge di Stabilità 2016 e relativo al «Piano periferie 2», che ha visto la partecipazione di 120 Comuni. Latina si è piazzata al quattordicesimo posto. Con Coletta a Palazzo Chigi, oltre ai due assessori, Buttarelli e Leggio che hanno redatto il piano, c’erano altri 22 sindaci di altrettante città a firmare, tra cui: Nardella, Decaro, Raggi, De Magistris, Appendino etc. Tutti pronti ad intascare i soldi per poter avviare una ricucitura tra periferia e centro. Perchè è importante che la vita dei cittadini che abitano nelle zone esterne e marginali, non sempre lontane, ma dove si concentra un degrado maggiore, migliori. Lo ha ribadito anche Decaro, presidente dell’Anci, “Per noi questo è un momento storico: negli anni passati, per colpa di tutti, sono stati fatti molti danni, ora dobbiamo dare ai nostri figli posti migliori di quelli che abbiamo ereditato”.
Una bella autocritica. Riconosciuto il danno e fatto ammenda ora però al lavoro. Non c’è molto tempo, perché dopo la registrazione dei protocolli da parte della Corte dei Conti, i Comuni avranno 60 giorni per presentare i progetti definitivi e altri 60 per gli esecutivi. Il tempo stringe e il vento caldo è in arrivo.
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