Ambiente

La legge “Salva Mare”pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Cosa prevede in sintesi

14 Giugno 2022

Il prossimo 25 giugno entrerà in vigore la legge 60 – 2022, appena pubblicata  in Gazzetta Ufficiale (dove è possibile consultare il testo integrale), riguardante le attività di risanamento dell’intero ecosistema marino, l’economia circolare ed il modo corretto di gestire i rifiuti, di fatto, provandone a contrastare l’abbandono in mare, nei fiumi, laghi e lagune, dove spesso e volentieri, sono gli stessi pescatori a farsi carico virtuosamente di raccoglierli.

 

La stessa legge denominata “Salva Mare”, viene introdotta per regolamentare la complessa gestione dei rifiuti, consentendo che vengano conferiti, gratuitamente, presso l’impianto portuale di raccolta, ovvero in strutture allestite dai Comuni ad hoc, anche in regime d’urgenza e quindi non definitive, nei pressi degli ormeggi, in modo tale da permettere ai pescatori di poter separare il pescato da ciò che va smaltito, e dunque riciclato. Il Ministero delle Politiche Agricole, ed il MiTe (Ministero per la transizione ecologica), emanando apposito decreto, individueranno i meccanismi  (di natura non economica) per incentivare e premiare i comandanti dei pescherecci che intenderanno distinguersi per spiccato senso civico.

 

Nel testo del provvedimento viene inclusa anche la gestione delle biomasse vegetali, che provengano da piante marine o alghe, le quali vanno a depositarsi sull’arenile o sul lido del mare. La legge “Salva Mare”, concede inoltre l’a autorizzazione per il mantenimento ed il trasporto presso impianti di gestione dei rifiuti, anche mediante un processo di riaffondamento in mare o di collocazione nell’area retrodunale o altre zone di pertinenza comunque della stessa unità fisiografica, ottemperando prima ad una accurata opera di smistamento tra materiale organico , sabbia e rifiuti antropici.

 

Il budget stanziato dalla legge per ogni anno, è di 2 milioni di euro, a partire dal 2022 fino al 2024, volti a sostenere il finanziamento di attività che provvedano a combattere, contenere e ridurre l’inquinamento che proviene dai fiumi.

A tal proposito, le Autorità di bacino distrettuali potranno concedere delle misure alternative per i corsi d’acqua, che riescano a raccogliere i rifiuti galleggianti, ovviamente non entrando in collisione con le ordinarie esigenze idrauliche e di salvaguardia degli ecosistemi.

 

La legge “Salva Mare”, infine, prevede una importante campagna di sensibilizzazione presso le scuole di ogni ordine e grado, per promuovere ed informare quanto più è possibile, circa la rilevanza del tema ambientale, particolarmente rispetto alla tutela marina, delle acque interne e sulla raccolta dei rifiuti in maniera responsabile.

 

 

 

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