Ambiente
Il metodo Cappato applicato al Global Warming
Venerdì si riempiranno le piazze italiane dei Fridays for Future. Ai giovani si uniranno parecchi dei loro genitori. Manifesteranno esponenti politici e militanti, e tutti insieme ribadiranno l’urgenza di intervenire.
I governanti risponderanno che la battaglia di Greta è la loro battaglia ed avranno agio a elencare le cose già fatte, gli ambiziosi target fissati, gli impegni programmati per il comune obiettivo di ridurre la CO2. Ed è vero. L’Europa ha fatto progressi e il Presidente Conte alle Nazioni Unite può persino affermare che l’Italia ha già raggiunto i suoi obiettivi.
A Milano quindi l’aria ormai è pulita!
La possibilità o meno di bonificare l’atmosfera dalla CO2, preservare l’ecosistema, convertire le filiere produttive, le città, le connessioni ricade all’interno di schemi decisionali giganteschi che coinvolgono organizzazioni internazionali, colossi multinazionali, governi nazionali e locali – e con i processi intrecciati tra loro, è difficile arrivare ai terminali, ai punti di accesso.
I ragazzi di Greta, come gli attivisti di Extinction Rebellion, portano in piazza l’urgenza – e questo è stato cruciale a premere sui decisori per settare l’agenda. Ora l’urgenza di Greta è nell’agenda di quasi tutti. Cosa manca? Manca l’iniziativa dei cittadini, la mobilitazione che sfidi i partiti, i governi, i parlamenti sull’indirizzo politico, sulla proposta; che definisca degli obiettivi e quegli obiettivi si applichi a perseguire, firma dopo firma. Democrazia non è solo votare.
La disobbedienza civile di Marco Cappato per Dj Fabo nasce dai casi concreti di Piergiorgio Welby, di Eluana Englaro, e da una proposta di legge popolare sull’eutanasia legale, presentata al Parlamento oltre sei anni fa. Oltre 130.000 le firme raccolte per rivendicare la rimozione di un obbligo costituzionalmente infondato – l’imperativo di vivere anche nella condizione innaturale di un tubo nella trachea che respira per te, un buco nello stomaco che mangia per te, un infermiere che due volte la settimana ti spinge la pancia per farti cagare.
Il Parlamento ha giocato con il tempo, ha rinunciato ad intervenire e lasciato le persone nella condizione incostituzionale di non poter decidere di sé. Cappato ha disobbedito alla legge, che i decisori non hanno avuto il coraggio di cambiare, perché per Fabiano Antoniani non c’era più tempo.
Il metodo Cappato ha vinto. La pronuncia della Corte Costituzionale del 25 settembre 2019 – fissiamola nella memoria questa data – restituisce una speranza di dignità a ciascuno di noi, se e quando ci troveremo nella condizione irreversibile di malattia, sofferenza, dipendenza da corpi e persone estranee, la perpetuazione della malattia che il progresso della medicina prolunga, non potendolo guarire.
Lo stesso metodo che ha portato dall’iniziativa popolare alla disobbedienza civile contro l’inerzia istituzionale può ispirare anche la lotta al cambiamento climatico. Intervenire sul Riscaldamente Globale è urgente come lo era smettere di soffrire, di rinunciare alla dignità, per Fabo.
Insieme a un gruppo di esperti e attivisti europei, Cappato ha lanciato una proposta popolare diretta alla Commissione UE. L’obiettivo è dare un prezzo alla CO2. Chi emette anidride carbonica in Europa paga un prezzo (incrementale) a tonnellata e il ricavato va a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. Si crea quindi convergenza e non contrapposizione di interessi tra chi può permettersi di trattare bene l’ambiente e chi invece può permettersi solo quello che costa meno.
In più, si prevede un dazio alle importazioni di prodotti non CO2 neutral in Europa. In questo modo il produttore di CO2 di un continente extra-europeo, per vendere in Europa, deve pagare una tassa – anche qui, incrementale. Alla fine anche ai mercati extra-europei ex in via di sviluppo converrà allinearsi.
L’iniziativa si chiama stopglobalwarming.eu e da poche settimane è cominciata la raccolta firme. Ha tra i promotori anche Monica Frassoni, dei Verdi europei, ed un panel scientifico a supporto. Non è una petizione ma una formale proposta politica di iniziativa popolare. In Europa si chiama ICE – Iniziativa dei Cittadini Europei – ed è lo strumento ufficiale della Commissione per le proposte di indirizzo avanzate dai cittadini, singoli o associati. Per essere vagliata dalla Commissione, la ICE deve raccogliere almeno un milione di firme in un anno, in almeno sette paesi europei.
Si può firmare online, serve solo un documento di identità. Se puoi fallo ora.
Venerdì i promotori di Stop Global Warming saranno in piazza in diverse città italiane e raccoglieranno firme – su carta e su tablet. Puoi fermarti, dare una mano, far girare il link e contribuire, con il metodo Cappato, a una battaglia che sappiamo essere epocale e che sappiamo di poter vincere.
Si può firmare la ICE Stop Global Warming anche durante le manifestazioni dei Fridays for Future a:
Milano
11.00 – 13.00 Via Mercanti adiacenze Piazza Duomo
Info Whatsapp/Telegram +32493158956
Roma
durante il corteo Fridays for Future e poi punto di raccolta firme in Piazza della Repubblica
Info Whatsapp/Telegram +393275438622
Genova
durante il corteo Fridays for Future
Info Whatsapp / Telegram +393470359693
Bari – durante il corteo Fridays for Future – per info Whatsapp/Telegram +393282612052
Info e aggiornamenti su stopglobalwarming.eu
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