Ambiente

Dall’8 maggio divieto di importare e detenere animali esotici in Italia

26 Aprile 2022
La LAV pubblica un dossier allarmante sul traffico di animali esotici e selvatici nel nostro Paese e i rischi di malattie trasmissibili all’uomo

 

 

 

A pochi giorni dall’adozione del decreto attuativo che conferisce piena attuazione alla legge sul divieto di importazione e detenzione di animali esotici e selvatici in Italia, la LAV (Lega Anti Vivisezione) pubblica un dettagliato dossier sullo sconcertante traffico di queste specie animali che impazza su diversi canali commerciali, sia via internet che non.

Anche l’Italia, quindi, adeguandosi alle indicazioni prescritte dall’Unione Europea in materia, pone un limite normativo ad un pericoloso flusso riferibile a questa pratica deplorevole.

Allo stato attuale, tuttavia, stando a quanto rilevato dalla ricerca condotta dalla stessa LAV, vi sarebbero all’incirca 500 mila animali di provenienza esotica e di specie diversissime tra loro, di proprietà dei cittadini europei.

Un rischio enorme in termini di infezioni trasmissibili all’uomo. L’esempio dell’ultima Pandemia da COVID-19 dalla quale siamo ancora attanagliati, sicuramente, rappresenta l’esempio più calzante, per incentivare la lotta contro le zoonosi . Senza considerare un altro aspetto fondamentale, ossia, l’irreparabile danno che viene cagionato a  questi animali, che vengono letteralmente sradicati  dal loro habitat di nascita, e sottoposti a condizioni di vita impensabili e assolutamente in antitesi con le loro esigenze naturali. Nell’attesa che l’ 8 maggio prossimo, venga firmato il decreto attuativo della suddetta Legge Delega ( pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 23 aprile 2021 ed entrata in vigore l’8 maggio dello stesso anno), la LAV si fa promotrice di un appello deciso nei confronti del Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, del Ministro della Salute, Roberto Speranza e del  Sottosegretario agli Affari Europei, Vincenzo Amendola, affinché il Governo, operi un cambio di passo chiaro nel riconoscimento e nella tutela dei diritti degli animali.

 

 

 

Cosa chiede la LAV al Governo per la tutela del benessere degli animali in sintesi?

 

 

 

 

 

In primis, il divieto di importare, detenere, utilizzare e commerciare animali selvatici ed esotici e prodotti ad essi connessi e derivati, nonché la reclusione ed una multa per i rispettivi contravventori. Ancora, il divieto di riproduzione pilotata di questi animali, e la creazione di una anagrafe nazionale per poterli registrare, facendoli sopravvivere nel pieno rispetto delle loro peculiarità indicate dall’etologia. Si richiedono, inoltre, pene più rigorose, contro il traffico commerciale di specie animale di origine protetta, il divieto di vendere animali, anche di connotazione domestica, sia su canali online che fisicamente nei negozi; divieto anche di venderli in maniera ambulante e di consentire qualsivoglia manifestazione volta allo spettacolo. Infine, viene richiesto anche lo stop al traffico di cuccioli ed il monitoraggio della meta di destinazione per quegli animali che non trovino un acquirente.

Nel dossier a firma della LAV, denominato “Animali in vendita”, sostanzialmente, vengono esaminati oltre 2 mila annunci  volti al commercio virtuale, che prendono di mira più di 5 mila animali, tra cui rettili, mammiferi, uccelli, insetti, pesci, crostacei ed aracnidi, i quali tengono banco, trainando le fila via web in Italia. Quasi un migliaio di questi annunci, riguarderebbe animali selvatici ed esotici, segnalati come in procinto di scomparire dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie in via di estinzione (CITES). Con seri dubbi sulla trasparenza circa il possesso delle autorizzazioni e della documentazione sanitaria necessaria per poter detenere specie animali del genere e provvedere ad allevarle ottemperando alle norme prescritte. Il volume d’affari legato alla vendita di questi animali, su canali online, evidenziato dalla LAV, ammonterebbe a circa 150 mila euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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