Ambiente

Da Pechino a Roma, è boom del solare

12 Giugno 2015

Sommario:

  • Il 2014 è stato un anno record per la costruzione di nuovi impianti fotovoltaici: nel mondo, sono stati installati nuovi pannelli solari per un totale di 40 GigaWatt. Grazie a questo vero e proprio boom – che ha avuto come protagonista la Cina – la produzione di energia solare è aumentata di oltre il 20% in un anno. A dirlo è l’ultimo rapporto di SolarPower Europe, l’associazione europea dell’industria fotovoltaica
  • In Europa, è stata la Gran Bretagna il paese dove il solare è cresciuto di più nel 2014. Seguono Germania, Francia e Italia.
  • Nel complesso il Vecchio Continente non ha brillato: nella corsa al solare, l’anno scorso, è arrivato solo terzo alle spalle di Cina, appunto, e Giappone. Ma si era già fatto tantissimo nel recente passato. E la crescita del fotovoltaico ha comunque contribuito a un traguardo storico: per la prima volta le rinnovabili (non solo sole, ma anche vento, acqua&co) hanno prodotto più energia del nucleare.
  • Per SolarPower Europe, la corsa al solare non è destinata a fermarsi: gli impianti, nei prossimi cinque anni, potrebbero triplicare.

Da zero a cento

A volte, una immagine spiega meglio di mille parole.

SolarPower 1

Questo grafico mostra come è cambiata la potenza dei pannelli solari installati in giro per il mondo. Quindici anni fa, era prossima allo zero. Oggi vale 178 GigaWatt. In altre parole, dall’inizio di questo secolo è aumentata di circa cento volte.

Una corsa a perdifiato che non dà segni di rallentare. SolarPower Europe – nel suo ultimo rapporto, pubblicato questa settimana – fotografa quel che è successo nel 2014. E ci dice che solo lo scorso anno, in giro per il mondo, sono stati installati pannelli per un totale di 40 GigaWatt. Un vero record: non si erano mai installati così tanti impianti fotovoltaici in dodici mesi.

Il paese che ha guidato questo boom è stata la Cina. Cina che da sola ha installato pannelli per 10,66 GigaWatt. Dietro di lei, in questa corsa all’energia solare, si sono piazzati il Giappone (+9,7 GigaWatt nel 2014); l’Europa (+6,97 GigaWatt) e gli USA (+6,5 GigaWatt).

E nel Vecchio Continente le rinnovabili battono il nucleare

L’Europa, pur piazzandosi terza, non ha brillato. Il 2014, per numero di pannelli solari installati, è stato uno dei peggiori del recente passato (tanto per capirci: non se ne installavano così pochi dal 2009, quando la corsa agli impianti fotovoltaici era appena cominciata).

Pure, i nuovi impianti fotovoltaici hanno contribuito a un risultato storico: secondo il rapporto di SolarPower Europe, per la prima volta, nel 2014, nel Vecchio Continente sono stati più i GigaWatt prodotti con fonti rinnovabili che con l’energia nucleare. E questo anche per merito della chiusura di diverse vecchie centrali atomiche negli ultimi anni.

SolarPower 2

Italia, paese d’ ‘o sol(ar)e

Tornando al solare, la Gran Bretagna – sempre secondo il rapporto di SolarPower Europe – è stato il paese europeo che ha installato più nuovi pannelli nel 2014 (per un totale di 2,4 GigaWatt). Seguono Germania (1,9 GigaWatt), Francia (1 GigaWatt) e la nostra Italia (400 GigaWatt).

Domanda: Italia, al solito, ultima tra i grandi paesi europei e solita tiritera di sfighe? Risposta secca: no. La crescita del solare nel Belpaese, un po’ come nel resto d’Europa, ha subito un rallentamento lo scorso anno. E questo è accaduto perché un piano di cospicui incentivi comunitari – noto come conto energia – è finito nel 2013. Ma la potenza già installata è tanta. Anzi: tantissima.

Poco meno della metà dei pannelli solari installati nel mondo sta all’interno dell’Unione Europea (88 GigaWatt su 178 totali). E più di un pannello solare su dieci sta in Italia. Uno su dieci? Sì, esatto, ben uno su dieci. Gli impianti fotovoltaici del nostro paese sono in grado di produrre – sempre secondo SolarPower Europe – 18,3 GigaWatt.

E questo fa di noi il terzo paese al mondo per potenza installata. E infatti: secondo l’Anie – ovvero la associazione che raccoglie le aziende che si occupano di energie rinnovabili nel Belpaese – farebbero meglio di noi solo la Germania e la Cina.

Il futuro

Insomma: l’Europa (e l’Italia con lei) ha rallentato nel 2014. Ma il resto del mondo è andato ancora più forte. Ma ora? Ora – secondo SolarPower Euope – le prospettive sono più rosee che mai.

Secondo l’associazione europea dell’industria fotovoltaica, entro il 2019 la potenza complessiva degli impianti ad energia solare nel mondo dovrebbe arrivare tra i 396 e i 540 GigaWatt. Ovvero o raddoppiare o triplicare.

C’è da crederci? Forse sì. Perché comunque il solare copre, per adesso, solo l’1% del fabbisogno energetico mondiale. E, soprattutto, perché attrae frotte di investitori. Secondo l’agenzia di stampa Bloomberg – l’anno scorso, nel mondo – si sono investiti qualcosa come 310 miliardi di dollari nelle energie rinnovabili. Tanto o poco? Tanto, perché si tratta di cinque volte di più dei danari investiti in questo campo nel 2004. E, come spiega uno studio condotto appunto da Bloomberg, la metà di questi danari sono finiti in impianti fotovoltaici.

La ragione? Tutto merito dei costi. Costi che – come ricorda anche Bloomberg – sono scesi tantissimo negli ultimi cinque anni (del 75% secondo secondo SolarPower Europe). Costi che – molto più degli incentivi – stanno guidando la crescita del solare. Che non accenna, per il momento, a rallentare.

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Credit: cover picture courtesy of redplanet89

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