Ambiente

Cos’è l’Overshoot Day, il giorno da cui l’umanità è in debito con la terra

13 Agosto 2015

Oggi è l’Overshoot Day, il giorno in cui la domanda dell’umanità, per le risorse e i servizi ecologici, supera quella che la Terra riesce a rigenerare in quel determinato anno. Abbiamo quindi esaurito oggi 13 agosto, quattro giorni prima del 2014, il budget di “natura” disponibile per l’intero anno, e in cielo c’è una quantità di anidride carbonica senza precedenti, che continueremo ad accumulare. Stiamo pertanto vivendo oltre il limite e manterremo il nostro debito prelevando stock di risorse. Earth Overshoot day viene calcolato secondo la seguente equazione: (capacità biologica mondiale/consumo ecologico mondiale) moltiplicato per 365. La data che si ricava è approssimativa.

Dell’Overshoot Day si occupa il Global Footprint Network, un team internazionale che coordina la ricerca sviluppando standard metodologici e fornendo poi strumenti all’economia umana per operare entro i limiti ecologici della Terra. Nato nel 2003 il Network opera con l’obiettivo di rendere possibile un futuro sostenibile, in cui tutti abbiano la possibilità di vivere in maniera soddisfacente con le risorse messe a disposizione dall’unico pianeta di cui disponiamo.

Per trovare in pareggio il bilancio tra consumo e risorse bisogna tornare alla fine degli anni Sessanta. Negli ultimi decenni il ritmo del saccheggio è andato crescendo violentemente: mangiamo più del necessario e più pesci di quelli che si riproducono, tagliamo più alberi di quelli che possono ricrescere, emettiamo più gas serra di quelli che l’atmosfera è in grado di assorbire senza alterare il sistema climatico.

Alla vigilia della conferenza sul clima che si terrà a Parigi a dicembre, Mathis Wackernagel, presidente del Global Footprint Network, lancia pertanto un appello: “L’accordo globale per abbandonare gradualmente i combustibili fossili che è in discussione al summit di Parigi potrebbe significativamente aiutare a frenare la consistente crescita dell’impronta ecologica ed eventualmente a ridurla. Non firmarlo sarebbe irresponsabile”.

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.