Ambiente
Coletta: un anno dopo. Rivoluzione al Lido
A un anno esatto dalla vittoria di Coletta al Comune di Latina, si cominciano a vedere le prime “rivoluzioni”. Non è facile tenere il passo e rimettere a posto una città dopo anni e anni di incuria in cui si è smarrito il senso civico e, scorrettezza e arroganza l’hanno fatta e continuano a farla da padrone. Non è facile sistemare appalti e gare, dopo averle disattese, se non addirittura trasgredite, eluse o omesse. Non è facile. Si è dovuti ripartire da zero e tentare di ricostituire in primis un tessuto sociale collaborativo e stimolante. Cosa difficile in una città in cui la destra ha sempre fatto quello che ha voluto. Ma Coletta, da buon calciatore, non molla e piano, piano, con classe e signorilità, ci prova…in città, nei borghi e al mare, pur tra mille difficoltà. E ieri, in una marina degradata oltre ogni limite e seppellita da un abusivismo incontrollato e da sempre sopportato, è partita la prima rivoluzione sostanziale di questo Sindaco, con il cambio del senso unico. Potrebbe sembrare una banalità, ma non è affatto così. Un parziale senso unico si era reso necessario qualche anno fa, dopo che la carreggiata era stata ridotta da una pista ciclabile e da un necessario marciapiede per pedoni. La direzione escogitata e attuata però, dava problemi e creava tappi, perchè faceva confluire tutto su una strada e obbligatoriamente si rimaneva imbottigliati. La soluzione era a portata di mano. Ci voleva solo coraggio. E lui, anche se a stagione iniziata, lo ha avuto. Tanto che ieri, prima domenica di giugno, gli automobilisti, avvertiti da campagne di stampa e da segnaletiche adeguate hanno rispettato questa precisa volontà.
Ed è andato tutto alla perfezione. Nessuna fila e nessun intoppo ha messo a repentaglio questo cambiamento. I bagnanti sembravano tutti più sollevati di non dover fare file chilometriche per poter tornare a casa. Io stessa ho impiegato molto meno tempo. In molti sostenevamo che si dovesse operare in questo modo. Tra cui molti operatori commerciali. L’opposizione, quella che governava prima e che in maniera davvero poco intelligente si era spesa in quel modo, aveva paventato catastrofi e “sciagure epocali” con isolamento addirittura di circa 12mila abitanti nei borghi. Ma nulla di tutto ciò è accaduto. Certo se il lungomare è pieno di macchine e queste decidono di ripartire tutte allo stesso orario, qualche fila si crea. L’importante è che la fila defluisca. E così è stato. Non poteva mancare la coda finale sui social, dove a sera tarda si è scatenata la guerra con foto e testimonianze. I tradizionalisti e conservatori, volevano dimostrare a tutti i costi che la situazione era peggiorata, trovando però sulla propria strada subito smentite e prove contrarie. Certo qualcosa c’è da limare. E da controllare. Dicevamo che il senso civico di questa città si è smarrito e sono molti che in maniera furbesca pensano solo al proprio tornaconto. E sono quelli del parcheggio selvaggio sulle dune, sulle stradine o addirittura sulle strisce di scarico delle merci. O sono quelli della notte che parcheggiano sui marciapiedi ostacolando eventuali mezzi di soccorso e mettendo a repentaglio la sicurezza di tante persone. O anche sull’inquinamento acustico che l’ha fatta e la fa padrone. Su questo si deve agire. I diritti appartengono a tutti, operatori e vacanzieri. Solo così il Lido di Latina potrà recuperare il gap in cui è stato cacciato in questi anni. Solo così famiglie e vacanzieri torneranno a vivere in questo bellissimo lembo di mare che si affaccia sulle isole ponziane e sul Circeo. Solo così la nostra incontaminata, caratteristica e selvaggia duna potrà riempirsi di suoni e voci di bambini che riaffolleranno le ampie spiagge. Come era una volta, quando orde di biciclette si affacciavano al mare per godere di una giornata di pace, tra sole e acqua. La rivoluzione di Coletta, com’è nel suo stile intelligente ed elegante, è iniziata e lui vuole portarla a compimento per riannettere questo lembo di terra, altrimenti detta di “nessuno”, a un tessuto sociale e civile che fa capo alla città di Latina.
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