Ambiente
Ambiente: campi, fiumi e oceani risentono della dispersione di pesticidi
L’Università di Sydney ha condotto uno studio da cui si evincerebbe che 70 mila tonnellate di pesticidi agricoli contaminano ogni anno campi e fiumi arrivando fino agli oceani
Secondo uno studio condotto dall’ Università di Sydney e diffuso poi dalla testata Nature, i pesticidi si disperderebbero nell’ ambiente.
Gli esperti, infatti, esaminando per mezzo dei dati geospaziali, oltre 90 tra i pesticidi più utilizzati, avrebbero evidenziato come, circa 70 mila tonnellate di prodotti chimici tossici, riuscirebbero a permeare nella profondità delle falde acquifere, ogni anno, contaminando e danneggiando così, i nostri ecosistemi, fiumi e perfino gli oceani.
Sebbene la percentuale di sostanza nociva degradata che giunge nei fiumi sia minima, ovvero lo 0,1 per cento, ciò non impedisce che l’impatto negativo metta a serio rischio l’intero ecosistema marino.
Ben 13mila chilometri di fiumi mostrerebbero concentrazioni di pesticidi oltre i parametri di sicurezza indicati.
E poi, la preoccupante questione riguardante il settore agricolo globale, dove, annualmente, verrebbero impiegate 3 tonnellate di sostanze tossiche, senza riuscirne a tracciare la destinazione dopo il loro utilizzo iniziale nei campi.
Lo stesso studio in oggetto, dunque, acclarerebbe che, l’80 per cento delle sostanze chimiche, patisca un degrado in molecole o sottoprodotti con un effetto ultimo di dispersione “a cascata” nell’ambiente. E Con un ampio margine di persistenza e tossicità per queste molecole, come spiega uno degli autori principali della ricerca scientifica, Federico Maggi “Uno di questi esempi è il glifosato. Sebbene sia altamente degradabile, si scompone in una molecola nota come Ampa che è altamente persistente e tossica. Sulla carta, lo 0,1 per cento di lisciviazione nei corsi d’acqua dolce potrebbe non sembrare molto, ma basta una piccola quantità di pesticidi per avere un impatto negativo sull’ambiente“.
I fiumi che risultano essere più esposti alla contaminazione da pesticidi, si trovano negli Usa (Mississippi e Sacramento), Argentina (Parana), India (Gange), Cina orientale (Yangtze, Pearl e Yellow River) e Sud-est asiatico (Irrawaddy e basso Mekong), mentre in Europa, abbiamo il Po e il Danubio.
Lo studio, si è focalizzato solo ed esclusivamente sull’impiego di pesticidi in ambito agricolo, quindi, non considerando quelli adoperati per l’ acquacoltura o nelle case o spazi pubblici, con dati che potrebbero rivelarsi di molto peggiori.
Sono gli esperti a sostenere in modo accorato che, la riduzione di pesticidi, dovrebbe basarsi non solo sull’ impiego, quanto sulla quantità di tossicità potenzialmente sprigionabile, tenendo bene a mente la primaria importanza della sicurezza alimentare, investendo sullo sviluppo di nuove tecniche di gestione delle colture.
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