Acqua

Oggi si celebra la Giornata mondiale dell’acqua: l’oro blu della nostra vita

22 Marzo 2023
Ma noi, abitanti di questa magica sfera che è il Pianeta Terra, cosa possiamo fare concretamente per provare ad arginare lo spreco di acqua?

 

Il 22 marzo, come di consueto si celebra la Giornata mondiale dell’acqua. Un bene così prezioso da essere paragonato all’oro, di colore blu però che, per la nostra esistenza, rappresenta tutto. Un bene che troppe volte, sporchiamo, sprechiamo, ignoriamo e quindi diamo per scontato possa essere una risorsa infinita da cui attingere vita. Ma, il World Water Day, la Giornata mondiale dell’acqua, è stato “calendarizzato” proprio per imprimere nelle nostre coscienze etiche e civili, una condotta responsabile, votata al cambiamento di pratiche assassine e suicide verso le fonti idriche che ci circondano. La tematica a cui si ispira l’edizione del 2023, riguarda  l’accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi sanitaria ed idrica che ammorba tutto il mondo, in alcune zone, infatti, rappresenta un male incurabile e causa primaria di morte.

Al momento siamo decisamente lontani dal raggiungere l’obiettivo numero 6 per lo Sviluppo Sostenibile, ovvero acqua e sanità per tutti entro il 2030″, è quanto si apprende leggendo la pagina ufficiale del web, dedicata alla ricorrenza.

Basti pensare che, su tutta la Terra, vi sono 1.386 miliardi di km³ di acqua, eppure il 97% di questa acqua è salata, e solo il 3% è acqua dolce proveniente dai ghiacciai, falde acquifere o laghi.

Ergo: 2 miliardi di persone, nel mondo, non riescono ad accedere a queste fonti di acqua dolce, vivendo in una situazione di grave emergenza idrica. Una possibile alternativa per riuscire a sfruttare l’acqua di origine salata, sarebbe l’utilizzo dei cosiddetti dissalatori, ma i costi degli investimenti sarebbero davvero insostenibili e molto nocivi per l’impatto ambientale, con una produzione esasperata di salamoia ipersalina. Sebbene gli scienziati stiano studiando alacremente per mettere a punto nuovi strumenti tecnologici votati alla desalinizzazione, come per esempio, il processo di osmosi inversa, al momento non risultano esservi metodiche di impiego accettabili economicamente ed efficaci operativamente, specialmente, se si pensa all’indigenza cronica in cui versano i Paesi del mondo più sottosviluppati.

Ancora, a questo, aggiungiamo pure la pericolosissima fase di siccità che sta attanagliando il nostro Pianeta, con l’assenza ostinata di piogge e con le ultime estati dalle temperature roventi e logoranti.

Ma noi, abitanti di questa magica sfera che è il Pianeta Terra, cosa possiamo fare concretamente per provare ad arginare lo spreco di acqua?

Ovviamente, non è sufficiente limitarsi a chiudere il rubinetto quando compiamo operazioni routinarie come lavarci, quanto iniziare a sposare comportamenti sostenibili circa la riduzione di emissioni inquinanti, che passano dalle nostre scelte rispetto a ciò che mangiamo, indossiamo o compriamo.

E poi il consumo spropositato di plastica: ogni anno, in Italia, vengono imbottigliati oltre 12,5 miliardi di litri di acqua, e più dell’80% di questi, viene distribuito in confezioni PET, che richiedono 650 mila tonnellate di petrolio e 6 miliardi di litri di acqua.

A tal proposito, gli esempi sul tema, si sprecherebbero per la vastità di casi da riportare che fanno parte della nostra ignara e strafottente quotidianità.

L’acqua sta finendo, e senza di essa, noi non esisteremo. Lo vogliamo capire, o cercheremo ancora una volta di attuare il solito scaricabarile…Vuoto però, se continuiamo di questo passo.

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