Acqua

Fondazione per la Sostenibilità digitale, le buone pratiche di MM alla Camera

9 Febbraio 2024

Si è svolto presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati l’incontro “Obiettivi per lo sviluppo di un futuro sostenibile”, organizzato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale, la più autorevole istituzione di ricerca in Italia su temi della sostenibilità digitale, nonché il principale Think Tank italiano dedicato alla relazione tra sostenibilità e trasformazione digitale. Con la partecipazione degli onorevoli Dario Iaia, Giulio Centemero, Giulia Pastorella e Vincenzo Amich, e dei senatori Ignazio Zullo e Elena Murelli, l’evento ha avuto come obiettivo quello di presentare i quattro nuovi gruppi di lavoro promossi dalla Fondazione e focalizzati su Acqua, Inclusione, Mobilità e Salute. Ciascuno di questi vuole sviluppare filiere verticali di ricerca, analisi, divulgazione ed advocacy, e di collaborare con le istituzioni italiane e l’intero Sistema Paese.

MM Spa aderisce alla Fondazione per la Sostenibilità Digitale ed è impegnata a diffondere le proprie best practices sul servizio idrico che gestisce a Milano da 20 anni. Per questo motivo Marzio Bonelli, Chief Information Officer di MM Spa ha partecipato all’incontro e ha sintetizzato i temi al centro dell’impegno della società milanese all’interno della Fondazione e, nello specifico, nel gruppo di lavoro dedicato all’acqua.

“Le tecnologie digitali – ha spiegato Bonelli – rappresentano una leva fondamentale per l’efficienza e l’efficacia nel settore del Servizio Idrico Integrato, offrendo soluzioni innovative per ogni fase, dalla captazione alla distribuzione fino alla depurazione. Attraverso un approccio multidimensionale, esse contribuiscono significativamente agli obiettivi di sostenibilità. A livello infrastrutturale, le tecnologie avanzate come i sistemi GIS e l’IIoT migliorano la gestione e l’operatività degli acquedotti e degli impianti. Sul piano dei processi, l’Intelligenza Artificiale permette di rivedere e ottimizzare metodi di lavoro, offrendo analisi predittive cruciali. Infine, gli ecosistemi digitali creano una sinergia tra tecnologie e utenti, attraverso i Digital Twin, per una gestione più integrata e reattiva degli asset idrici. Questo approccio digitale apre la strada a un ampio ventaglio di applicazioni, dalla riduzione delle perdite idriche alla gestione ottimizzata delle risorse, contribuendo in modo decisivo a garantire l’accesso all’acqua pulita, la salute pubblica e la protezione degli ecosistemi, riaffermando l’impegno verso una gestione sostenibile e responsabile delle risorse idriche”.

MM raggiunge obiettivi importanti e garantisce performance ampiamente riconosciute. Ad esempio, ha ridotto le perdite idriche al 14%, a fronte di una media nazionale oramai del 42%, anche grazie al ricorso a tecnologie digitali e processi integrati. Anche il consolidato ricorso a soluzioni come il NO-Dig o i sistemi GIS per ridurre l’impatto dei cantieri, solo per fare due esempi, sono oramai patrimonio di MM. L’impegno dell’azienda milanese è quello di mettere a sistema esperienza e know-how per contribuire a migliorare la gestione della risorsa idrica nel nostro Paese.

Il quadro nazionale, infatti, è preoccupante: quasi una goccia su due si perde negli acquedotti; il 66% acque superficiali e il 26% di quelle sotterranee non raggiungono gli standard minimi di qualità (Ispra); si registrano picchi di deficit idrico fino al 60% al Sud e il 20% delle risorse idriche sono in diminuzione del 20% a causa dei cambiamenti climatici (proiezione).

“Obiettivo primario – ha chiarito Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale – è quello di coinvolgere sempre più attori del settore idrico, prevalentemente frammentato in piccole e medie imprese pubbliche, e rafforzare la collaborazione con tutte queste realtà, allargare la composizione del gruppo e poter quindi avviare iniziative concrete in modo partecipato. Siamo convinti che senza un processo di gestione sostenibile della risorsa idrica non sia possibile perseguire uno sviluppo sostenibile e che le tecnologie digitali siano una leva ineludibile per attuarlo. Transizione digitale e trasformazione digitale sono due fenomeni che, il primo dal punto di vista della ridefinizione dei processi, il secondo da una prospettiva di senso, ridefiniscono profondamente il rapporto con la risorsa acqua nel suo complesso”.

La prossima iniziativa sarà il convegno “Sustainable Water”, sul ruolo della trasformazione digitale nel ciclo di vita dell’acqua, che si terrà a Milano il 4 marzo prossimo, presso la sede del Gruppo CAP cui parteciperà anche Francesco Mascolo, Amministratore Delegato di MM Spa. Obiettivo del convegno è quello di condividere con i principali acquedotti delle diverse regioni italiane il position paper redatto della Fondazione, che sarà poi messo a disposizione delle Istituzioni.

Marzio Bonelli nel corso del suo intervento ha anche ricordato quali tecnologie possono essere di supporto al mondo idrico. Queste possono essere classificate in tre aree tra loro interdipendenti, in relazione alla loro funzione e analizzate in riferimento ad alcuni use case che coprono la maggior parte delle attività in carico ai gestori dell’acqua.
L’analisi è dunque partita dalla infrastruttura fisica che riguarda le tecnologie che gestiscono il ciclo di vita degli asset e la loro rappresentazione nel territorio attraverso il Geographic Information System, il loro funzionamento grazie all’Industrial Internet of Things e le infrastrutture tecnologiche e di rete abilitanti a trasmettere ed elaborare le informazioni in tempo reale grazie all’utilizzo della banda larga e del cloud. Proseguendo, si sono delineate le caratteristiche della infrastruttura di processo che si appoggia sulla precedente e riguarda le tecnologie in grado di ottimizzare i processi, sviluppare nuovi servizi e ripensare il modo di lavorare tradizionale attraverso analisi predittive basate su algoritmi di Intelligenza artificiale e Machine Learning, avvalendosi di tecnologie come l’Edge Computing, i Big data e la Block chain.
Infine, si è arrivati agli ecosistemi digitali che contengono soluzioni, composte dall’interconnessione di una o più tecnologie sopra descritte, in grado di rappresentare a livello digitale la realtà fisica degli asset e i loro comportamenti, nonché di permettere l’interazione tra le tecnologie e le persone le quali, attraverso le azioni, diventano parte integrante del sistema, condizionandone i comportamenti. Tutte le tecnologie sono erogate attraverso servizi cloud e comunicano tra loro attraverso diverse modalità, tra le quali la Banda larga e il 5G. In questo ambito importantissimo è l’apporto del Digital Twin e degli Smart Meter.

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