Viaggi
CCT-SeeCity: la “Guidezine” sulle città che racconta luoghi e persone
CCTeam
Il 09/09/09, CCT-SeeCity inizia il suo viaggio alla ricerca di LUOGHI e PERSONE da raccontare. In breve, tre pensieri che hanno determinato la nascita di CCT come “Guidezine” (guide+magazine) sulle Città (Seeties).
1) IL LUOGO ANTROPOLOGICO: Nel 1992, l’antropologo francese Marc Augé ha concepito la definizione di “nonluogo”. La surmodernità è produttrice di “nonluoghi”: aeroporti, stazioni, centri commerciali, catene alberghiere, club vacanza o villaggi turistici, etc. Trovarsi a New York o Berlino o Shanghai, dentro un McDonald’s o Starbucks, non fa alcuna differenza! I “nonluoghi” non hanno nessuna relazione col territorio e cultura locale. In opposizione al “nonluogo”, Marc Augé definisce il “luogo antropologico” come uno spazio identitario, relazionale, storico. “Nella realtà concreta del mondo di oggi, i luoghi e i nonluoghi si incastrano, si compenetrano reciprocamente” – precisa Marc Augé. Ecco, CCT vuole raccontare i “luoghi” e quei dettagli che (anche nei nonluoghi) fanno la differenza.
2) L’ARTE di VIAGGIARE: “Se la nostra esistenza si svolge all’insegna della ricerca della felicità, forse poche cose meglio dei viaggi riescono a svelarci le dinamiche di questa impresa – completa di tutto il suo ardore e di tutti i suoi paradossi. Benché in maniera indiretta, infatti, i viaggi contengono una chiave di lettura del senso della vita che va oltre le costrizioni imposte dal lavoro e dalla lotta per la sopravvivenza; ciononostante raramente vengono considerati stimolanti sul piano filosofico poiché sembrano richiedere considerazioni di ordine eminentemente pratico. Veniamo così inondati di consigli sul dove, ma poco o nulla ci viene domandato circa il come e il perché del nostro andare. Eppure l’arte di viaggiare pone una serie di interrogativi nient’affatto semplici o banali, e il cui studio potrebbe modestamente contribuire alla comprensione di ciò che i filosofi greci indicavano con la bella espressione ‘eudaimonia’, ovvero felicità.” – L’Arte di Viaggiare (2002) – Alain de Botton
3) LA VITA: “Personalmente, non penso mai alla fotografia; ciò che mi interessa è la vita.” – Henri Cartier-Bresson
Da questa filosofia di viaggio e sguardo sulle città, è nata una precisa linea editoriale.
CCT è un luogo virtuale che parla di luoghi reali. Qui trovate la corte interna di un palazzo, poesie sui muri e torte fatte in casa, i film della domenica e i libri da leggere sul treno, una sala da thè che profuma di rose, il mercato dei cuori solitari a Shanghai, gli Angeli del MACBA, un poeta londinese che cammina per le città dal tramonto all’alba, una colorata via bobo lontana dai flash della Ville Lumière, la luce di Rio de Janeiro, il luogo di Londra che l’architetto Richard Rogers ama di più, “Lei, Lui, Firenze” dei Brunori Sas in un’esclusiva versione acustica, il Museo delle Relazioni Perdute e l’amore (davvero) a Heathrow Airport, una domanda – Dove vorresti svegliarti domattina? – fatta a 50 persone per strada, i falsi passeggeri e la storia di Ambrogio che vive nella Stazione di Milano, lo sgabellino di Piazza Maggiore e la panca più fotografata al mondo, una notte con Clet trascorsa seguendo in bicicletta lo street artist dei segnali stradali, i croissantitos più piccoli e buoni di tutta Barcelona, un giovane musicista che suona il melodeon in una minuscola via di Oxford come se fosse in teatro, etc…
CCT vuole vedere l’invisibile: ciò che resta nascosto, che è dettaglio e particolare. Ciò che è unico. CCT vuole vedere, guardare, osservare. Ammirare. E mirare ad essere sia lente che binocolo. Gli occhi dei CCTzens esplorano le città alla ricerca di ciò che è più intimo e autentico. Alla ricerca della bellezza. Dei dettagli che fanno la differenza.
CCT-SeeCity è “La Guidezine sulle Città che racconta Luoghi e Persone”.
#SeeCity, See & Smile!
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