Società

Educazione finanziaria per l’inclusione sociale, nasce il Tavolo permanente

11 Maggio 2019

L’esclusione finanziaria è una condizione penalizzante perché ostacola l’esercizio dei diritti di cittadinanza e per questa ragione l’educazione finanziaria può diventare uno strumento di inclusione sociale. Con questa premessa è nato il Tavolo permanente sull’educazione finanziaria per l’inclusione e l’innovazione sociale, promosso da Ubi Comunità, FEduF e Fondazione Triulza e pensato come una grande rete-piattaforma fra associazioni ed enti impegnati nella lotta per l’inclusione sociale.

Il Tavolo si propone di diffondere competenze di base sulla gestione del bilancio famigliare e sulla pianificazione, in un’ottica di sostenibilità, mettendo in atto sinergie tra FEduF, il gruppo Ubi Banca, la Social Innovation Academy di MIND – Milan Innovation District e molti altri enti. All’iniziativa partecipano 15 associazioni dei consumatori che collaborano, sin dal 2014, con FEduF (la Fondazione per l’Educazione finanziaria e al Risparmio).

L’iniziativa nasce da un progetto triennale avviato tre anni fa da FEduF con le associazioni dei consumatori che, su richiesta di alcuni soggetti del terzo settore, hanno dato vita a un programma dedicato alle persone in condizione di fragilità. La risposta è stata la realizzazione del portale www.curaituoisoldi.it, sul quale sono disponibili strumenti informativi semplici per orientarsi nella gestione del denaro e una intera sezione dedicata alle situazioni di difficoltà, denominata SOS.

I dati, del resto, non lasciano spazio ad alcun dubbio circa la necessità di intervenire per arginare un fenomeno di impoverimento che sta tagliando fuori dalla cittadinanza una parte rilevante della popolazione. Nell’ultimo decennio, a causa della crisi economica, le condizioni materiali di una parte significativa della popolazione sono peggiorate: nel 2005 si trovava in povertà assoluta il 3,3% dei residenti in Italia mentre nel 2017 questa percentuale è più che raddoppiata e ha raggiunto l’8,4 per cento. «Non è solo la povertà assoluta ad essere aumentata, ma anche quella relativa – sottolineano i promotori dell’iniziativa – L’ultima rilevazione attesta che oltre 3 milioni di famiglie e 9 milioni di persone si trovano oggi in questa condizione».

«La cooperazione tra differenti sensibilità e differenti istituzioni, testimoniata in modo concreto dal Tavolo Permanente sull’Educazione finanziaria ha dichiarato Giovanna Boggio Robutti, direttore generale di FEduF – è fondamentale per perseguire l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile. L’educazione a stili di consumo e di spesa razionali dal punto di vista della sostenibilità economica e ambientale è un passo avanti verso l’inclusione sociale e il rafforzamento delle difese immunitarie delle fasce più fragili della società».

A completare la piattaforma è stato ideato il TGUtile, una serie di dodici video pillole da 2 minuti con consigli su temi rilevanti per chi è in difficoltà nella gestione del budget famigliare. Si tratta di strumenti pensati per aiutare a superare un gap di conoscenza e abilità finanziarie di base, perché, come ha rilevato Carlo Piarulli, responsabile nazionale credito e finanza di Adiconsum, spesso «quando si investe, e in generale quando si prendono impegni finanziari, non c’è consapevolezza dei costi».

L’iniziativa vuol fare rete tra soggetti diversi, mettendo a fattore comune esperienze e competenze a vantaggio dei destinatari della stessa, come è emerso nell’ambito dell’incontro che si è tenuto ieri alla Cascina Triulzia di Milano. Secondo Vincenzo Algeri, responsabile Ubi Comunità di Ubi Banca, «il modello collaborativo che caratterizza questa iniziativa, e in particolare la costituzione del Tavolo permanente, è un esempio di partnership al servizio delle nuove generazioni, per contribuire fattivamente alla sostenibilità sociale, ambientale ed economica del loro futuro».

Nel corso del dibattito sono stati presentati progetti e  buone pratiche per l’inclusione finanziaria delle fasce in condizione di fragilità economica grazie alla partecipazione alla tavola rotonda di Guido Ciceri, direttore generale Sercop, Stefano Granata, presidente nazionale Federsolidarietà, Luciano Gualzetti, direttore Caritas Ambrosiana, e dell’ex provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Lombardia. Luigi Pagano, già provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Carlo Piarulli (Adiconsum) e Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation, istituzione impegnata a promuovere una cultura di cittadinanza economica tra studenti meno abbienti, famiglie e risparmiatori, con particolare focus sull’uguaglianza di genere. «La violenza economica sulle donne – ha detto Segre – è una delle forme di violenza più subdole. C’è una grande richiesta di formazione da parte delle donne, che è anche una richiesta di veder riconosciuta la propria dignità». Secondo i rappresentanti delle associazioni consumatori partner intervenuti «è fondamentale proseguire sulla strada della collaborazione e della creazione di utili sinergie tra mondo associazionistico, enti del terzo settore e realtà che si occupano da anni di educazione finanziaria».

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