Scuola

Marconi, Latina. Quando è il Privato a finanziare le scuole

24 Febbraio 2017

Nella realtà scolastica italiana siamo abituati a narrare criticità e carenze. E’ quello che fa vendere i quotidiani, mi diceva un da me inascoltato direttore di giornale. Io invece amo raccontare tutto. Anche le positività e le cose che funzionano. Addirittura preferisco. Per cui eccomi qui a scrivere di una bella mattinata passata al Marconi di Latina, che definirei non solo professionalmente e seriamente guidato, ma istituto all’avanguardia, perchè dotato di strutture didattiche e laboratori tecnologici di alto livello. Per cui, se noi cronisti veniamo chiamati ad essere testimoni di realtà in cui qualcosa di utile e bello si realizza, è opportuno rispondere positivamente. E usare le nostre parole per descrivere, nella giusta maniera, l’orgoglio e la soddisfazione di un capo di istituto che ai propri studenti, narra di un pomeriggio dello scorso anno, quando l’avvocato Emanuele della Fondazione Roma, la chiamò per comunicarle il finanziamento di nuovi laboratori. Ester Scarabello, dirigente dell’istituto Tecnico Industriale Marconi di Latina, descrive a noi giornalisti, a docenti e studenti, l’iter procedurale di questo progetto, finito molto bene.

La dirigente d’Istituto Ester Scarabello

Non è da tutte le scuole potenziare i propri laboratori e innovarli con nuovi strumenti. Ma qui ce l’hanno fatta. Con 42 mila euro della Fondazione e 3 della scuola, il Marconi si è dotato di un nuovo laboratorio polifunzionale, completato uno già esistente e acquistato 13 lavagne multimediali. E, siamo franchi, tutto ciò in una realtà in cui la scuola fatica a soddisfare i bisogni più normali, sottolinea la Scarabello, che continua… E’ la Scuola digitale che si realizza con nuovi strumenti e la Buona Scuola che si attua nell’accezione vera e piena del termine e che realizza e soddisfa in pieno un Piano di valutazione che ogni istituto redige e  fissa i traguardi da raggiungere in tre anni. La didattica di oggi, sottesa al Piano digitale studente- docente, ha un nuovo ruolo. Perché il docente di oggi è considerato un coach che guida l’allievo al proprio sapere. Così la scuola, valutata luogo di valori, che genera a sua volta, valori. Attenti però, che anche se si potenzia la tecnologia, il rapporto umano è imprenscindibile, avverte Ester Scarabello. Insomma è la nuova scuola che rompe con i paradigmi a noi conosciuti. Una scuola in cui l’insegnante guida lo studente al proprio sapere, ma non determina meccanicamente l’apprendimento. Attività possibile questa, solo se supportata dalle nuove tecnologie che diventano risorse all’interno di un processo in cui l’apprendimento avviene in molti modi complessi. E’ un ambiente didattico nuovo la scuola, setting di apprendimento, che non può più fare a meno di supporti tecnologici. Sconfinata quindi la gratitudine del Marconi per la Fondazione Roma, istituto privato nato per intervenire nel sociale in modo concreto, mediante progetti a favore della collettività, che ha permesso di realizzare tutto ciò. Il Marconi comunque non è l’unico ad avere usufruito di questi finanziamenti. Negli ultimi anni la Fondazione ha sovvenzionato parecchie scuole statali di ogni ordine e grado delle province di Roma, Latina e Frosinone, che hanno potuto così dotarsi di attrezzature e tecnologie moderne. Di nuovi laboratori e di nuove lavagne multimediali. Di nuovi strumenti didattici. Grazie a un soggetto privato le scuole pubbliche hanno potuto rialzare la testa. Già. Ecco la vera notizia dunque. E’ il rovescio della medaglia di una situazione italiana che conosciamo bene e critichiamo molto…. il finanziamento pubblico a scuole private. Qui stiamo raccontando dell’esatto contrario. Rara realtà. Se avessimo dovuto dare questa notizia, a pochi chilometri dai nostri confini, per intenderci, non sarebbe stata neanche presa in considerazione. Perché non sarebbe una notizia. Che dire?

I laboratori

 

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