Scuola
La scuola classista di Via Trionfale
Che qualità deve possedere la scuola contemporanea? Che tipo di insegnamenti deve sostenere? In un momento in cui l’educazione – più che l’istruzione – vengono sempre più delegati all’Istituzione scuola, cosa ci si deve aspettare dalla gestione e dai membri di un istituto pubblico?
Sono queste le domande che mi pongo leggendo l’ufficiale e classista presentazione che sul suo sito fa il romano Istituto Comprensivo “Via Trionfale” “un’unità scolastica nata all’inizio dell’a.s. 2012/2013 dall’aggregazione della Scuola Primaria e dell’Infanzia del 297° C.D. e la Scuola Secondaria di primo grado di Vallombrosa”. Ben “quattro Plessi, situati nel territorio dei due Municipi XIV e XV di Roma, che accolgono attualmente 5 sezioni di Scuola dell’Infanzia, 39 classi di Scuola primaria e 8 classi di Scuola secondaria di I grado”.
Una scuola che per “l’ampiezza del territorio rende ragione della disomogeneità della tipologia dell’utenza che appartiene a fasce socio-culturali assai diversificate”. Poiché – come si può leggere sempre online nella presentazione ufficiale, evidenziata su facebook dalla scrittrice e insegnante Gaja Cenciarelli –
“La sede di via Trionfale e il plesso di via Taverna accolgono, infatti, alunni appartenenti a famiglie del ceto medio-alto, mentre il Plesso di via Assarotti, situato nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario, accoglie alunni di estrazione sociale medio-bassa e conta, tra gli iscritti, il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana; il plesso di via Vallombrosa, sulla via Cortina d’Ampezzo, accoglie, invece, prevalentemente alunni appartenenti a famiglie dell’alta borghesia assieme ai figli dei lavoratori dipendenti occupati presso queste famiglie (colf, badanti, autisti, e simili)”.
Sembra incredibile. Eppure ecco la moderna scuola romana intrisa fino al midollo di classismo, tanto da farne la parte principale della sua presentazione ufficiale.
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