Scuola
Ignoranza & lassismo
Alla fine della terza media il 34.4% dei ragazzi non è in grado di leggere e comprendere un testo. Il 40.1 non possiede i rudimenti del calcolo. Al secondo anno delle scuole superiori la prima percentuale scende, si fa per dire, al 33.5. La seconda sale al 41.6. Sono dati pubblicati dall’Istat, ricavati dai test Invalsi. E c’è di peggio.
In Campania la prima percentuale raggiunge il 50.2. La metà dei ragazzi esce dalla scuola media in sostanziale analfabetismo. Certo: sanno leggere e scrivere, ma cose elementari, che non richiedano elaborazione e concentrazione.
In Calabria e Sicilia siamo lì, di poco sotto. Uno su due resta indietro. La media nazionale è di 4 alunni su 10 che non sanno far di conto, al sud si arriva a 6 su 10. Pazzesco. Dentro questi numeri si segnala uno svantaggio femminile. Passando alle scuole superiori le medie nazionali vanno lette per diversi indirizzi di studio: chi frequenta i licei mantiene presenze inquietanti, ma diventano esplosive passando agli istituti tecnici e professionali. In questi ultimi il 77.2% s’infrange su numeri elementari. Non sarebbero in grado di leggere e comprendere queste poche e tristi righe.
È una truffa, un oltraggio ai più giovani. Non solo ci stiamo spartendo pensioni che loro non avranno mai, ma gli neghiamo anche l’istruzione. Che funziona meno dove si è più indietro, stroncando le gambe al loro legittimo diritto di sperare di farsi e trovarsi avanti. Se parliamo di scuola, però, parliamo di assunzioni di precari, di sistemazioni senza concorso o di abolizione delle punizioni. Ignoranza & lassismo. Un danno incalcolabile a ciascuno di quei ragazzi. Un danno enorme alla collettività. Se non si premia impegno e merito si genera menefreghismo e rendita. Quello è lo sprofondo che si preferisce non guardare.
Davide Giacalone
www.davidegiacalone.it
@DavideGiac
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