Scuola

Fondazione Tim, col MIUR, lancia TRIS.2 per chi deve andare #ascuoladacasa

30 Settembre 2019

“L’idea che l’insegnamento possa essere contemporaneamente fisico e virtuale deve entrare nella normalità didattica”. Le parole pronunciate alla presentazione della piattaforma TRIS.2 da Loredana Grimaldi, direttore generale di Fondazione TIM, tratteggiano un obiettivo ambizioso, eppure indispensabile.

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Spesso infatti, purtroppo più spesso di quanto vorremmo pensare, ci sono ragazzi che hanno molta passione per lo studio e però, per ragioni di salute, non possono partecipare alla vita scolastica come fanno tutti gli altri. Devono studiare e formarsi da casa, o nei pochi luoghi compatibili con le loro condizioni di salute, magari da una barca. È il caso di Niky Frascisco, che dall’età di 7 anni (ed è ormai maggiorenne) deve vivere e studiare in mezzo al mare. “Il mio è stato un progetto pilota” racconta Niky dal palco, ricordando i passi che hanno fatto di lui il primo beneficiario della sperimentazione: “ma adesso continuare tocca a voi!”.
Il sistema scolastico prevede infatti un sistema di Istruzione Domiciliare (ID). Alcune patologie però non sono ancora riconosciute come “coperte” dal sistema ID, oppure non permetono di essere raggiunti e seguiti secondo standar drodati: eppure i ragazzi che ne sono affetti hanno bisogno di poter usufruire di una formazione scolastica da remoto.

È proprio per rispondere a queste esigenze che, già nel 2013, Fondazione Tim, al fianco del Miur e di ANP, associazione nazionale alti dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, ha ideato il progetto Tris,  fondato sul concetto di Classe Ibrida Inclusiva, un spazio didattico fra il reale e il digitale, finalizzato a ricreare quella che potrebbe essere la “normalità” di una giornata tipo di giovani in età scolare, distribuita fra momenti d’aula (spiegazioni, discussioni, lavori di gruppo, verifiche, ecc.) e momenti di studio a casa o comunque fuori dall’aula (individuale, a coppie, in gruppo).

Il progetto ha puntato punta molto anche sulla la formazione online degli insegnanti alla gestione di una classe ibrida inclusiva, e quindi non solo agevola la scolarizzazione di ragazzi che non possono frequentare l’aula, ma sostiene il compito complesso dei loro docenti. Il portale mette infatti a disposizione di tutti i docenti italiani un metodo che garantisce il diritto allo studio agli studenti impossibilitati alla normale frequenza scolastica e permette anche un loro coinvolgimento e partecipato alle attività della propria classe.

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La sperimentazione del metodo TRIS (Tecnologie di Rete e Inclusione Socio-educativa) ha coinvolto 4 studenti homebound, 10 classi, con oltre 150 alunni e 112 docenti, ha dato vita a una nuova forma di partecipazione scolastica. Questa si basa su metodi di didattica innovativa che prevedono un uso regolare delle risorse cloud per inserire l’alunno a distanza a tutti gli effetti nel gruppo della classe, attraverso l’utilizzo di tecnologie e strumenti hardware e software (pc con videocamera, smartphone, linea internet) ampiamente diffusi, sia a scuola che a casa, in una logica di sostenibilità e accessibilità per tutti.

L’ I-MOOC TRIS.2 – testato da 60 docenti scelti tra i 700 che hanno risposto al bando aperto da ANP per far parte di questa importante sperimentazione – è una piattaforma aperta e gratuita da oggi accessibile a tutti gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado che potranno fruire di un corso interattivo, certificato con rilascio crediti, corredato di tutoring da parte dei ricercatori del CNR-ITD. Attraverso interviste, storie, materiali multimedia e hypervideo interattivi, il fruitore dell’I-MOOC potrà esplorare in modo libero tutte le componenti che fanno parte del modello TRIS, personalizzando la propria modalità di navigazione dei contenuti.

Oggi è stato, inoltre, firmato un Accordo tra Fondazione TIM e il MIUR, che offrirà sostegno nel suo ruolo istituzionale e supporto per monitorare l’andamento dei risultati del progetto TRIS, favorire la collaborazione delle scuole per la realizzazione del censimento dei casi target in forma anonima e la mappatura delle pratiche didattiche attualmente in uso, diffondere il modello derivante dal progetto TRIS come possibile soluzione per gli studenti impossibilitati a frequentare la scuola per motivi di salute.

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(Immagine di copertina: Al centro, Loredana Grimaldi, direttore generale di Fondazione Tim alla presentazione del progetto TRIS.2)

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