Scuola
Fondazione Cariplo, l’open innovation al servizio della scuola e degli studenti
Più di uno studente ogni dieci in Italia (12,7 per cento) abbandona la scuola prima di concludere il proprio percorso di studi, mentre nove diplomati su cento (8,7 per cento) non hanno maturato le competenze minime indispensabili per accedere all’università o al mondo del lavoro: un fenomeno endemico che condiziona gravemente non solo l’avvenire dei giovani, ma anche le prospettive di crescita e sviluppo dell’intero Paese.
Fondazione Cariplo ha scelto così di mettere in campo un nuovo progetto per contrastare il fenomeno della dispersione e abbandono scolastico, realizzato da Cariplo Factory, l’innovation hub, impegnato a stimolare percorsi di open innovation tra imprese, istituzioni ed enti no profit, con il supporto di Evaluation Lab, una realtà della Fondazione Social Venture Giordanodell’Amore che si occupa di pianificazione strategica, monitoraggio e valutazione. Ventidue scuole coinvolte, quattordici province raggiunte, oltre quattrocento attività dedicate a studenti, studentesse e personale docente: sono questi i numeri di azionamenti | Laboratorio di possibilità, questo il nome del progetto. Le risorse messe a disposizionesono di due milioni di euro per realizzare un percorso biennale costituto da tre fasi consequenziali, denominate rispettivamente ispirazione, attivazione e partecipazione e progettate in ottica di open innovation per valorizzare le competenze Stem, le competenze trasversali e le pratiche artistiche e culturali, con un focus particolare sui cosiddetti “mestieri del futuro” e le nuove tecnologie.
Oltre cento divulgatori, giornaliste, artisti, artigiane, sportivi, scienziate, imprenditori, comunicatori, esperti del viaggio, enti no profit, e professioniste delle materie Stem entreranno nelle scuole accomunati da un unico obiettivo: supportare i giovani in un percorso di scoperta e consapevolezza. Talk, dibattiti, spettacoli, laboratori, workshop e racconti di viaggio saranno realizzati con il coinvolgimento di oltre 50 partner per superare distanze geografiche e culturali, stimolando l’interesse e la partecipazione alla vita scolastica e promuovendo attività di orientamento per la prosecuzione degli studi o l’ingresso nel mondo del lavoro, avviando studenti e studentesse verso occupazioni coerenti con i loro interessi e capacità.
«C’è una correlazione tra la qualità dell’istruzione e la qualità della vita futura delle persone. Sono sempre più evidenti le conseguenze legate all’abbandono scolastico, ai bassi livelli di educazione, o a un tipo di formazione che non riesce a valorizzare il potenziale dello studente. Con questo progetto vogliamo sperimentare un’iniziativa di contrasto alle disuguaglianze educative e desideriamo affiancarci alle scuole e ai ragazzi, per dare un contributo, offrendo loro occasioni per trovare la strada giusta», spieganGiovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo.
Nato per favorire l’uguaglianza sociale e culturale, con la consapevolezza che dalla qualità dell’esperienza scolastica dipenda la qualità della vita futura, il progetto azionamenti – Laboratorio di possibilità è infatti volto a creare e ampliare le opportunità di realizzazione, crescita e partecipazione delle studentesse e degli studenti come fattore di sviluppo per le loro comunità e per il Paese.
«Sappiamo bene che ogni bambino, ogni giovane ha talento. Spesso questo non riesce ad emergere, con fallimento e frustrazione; a volte conduce in un vicolo cieco da cui i nostri giovani fanno molta fatica poi a uscire. Servono scintille che azionino la mente dei nostri giovani perché possano immaginarsi pienamente realizzati nel futuro che li attende, e ambire ad avere una collocazione nella società di domani, sentirsi parte di una società da costruire insieme. Dobbiamo guardare ai nuovi mestieri del futuro, così come a quelli che esistono oggi e non vengono considerati, e offrire formazione adeguata. Servono percorsi specifici, mentori capaci che sanno far accendere la passione o farla emergere. Dobbiamo valorizzare gli insegnanti, che ogni giorno sono impegnati in questa missione. Serve l’impegno dei ragazzi, delle famiglie e della comunità educante, perché l’obiettivo è lo stesso per tutti: la piena realizzazione delle persone», conclude il presidente Azzone.
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