Scuola

Esperienze e progetti di inclusione sociale e contro la dispersione scolastica

15 Ottobre 2019

Hai mai sentito parlare di dispersione scolastica? Con questa definizione si indica il fenomeno della mancata o incompleta o irregolare frequenza a scuola. A livello internazionale fa riferimento alla quota di ragazzi tra i 18 e i 24 anni con al massimo il titolo di studi della scuola media o una qualifica di durata non superiore ai due anni.

Nel 2017 il 14% dei giovani tra i 18-24 anni è uscito dal sistema d’istruzione e formazione rispetto al 13,8% precedente. La variazione è minima, ma è la prima inversione di tendenza in dieci anni. Peggio di noi vi sono solo, tra i Paesi Ue, Malta (17,7%), la Romania (18,1%) e la Spagna (18,3%). Le persone di 30-34 anni che hanno completato un’istruzione terziaria (università e altri percorsi equivalenti) sono state il 26,9%, una percentuale ancora distante dalla media europea (39,9%). Tra i Paesi Ue soltanto in Romania il valore è inferiore (26,3%). L’Italia non è in testa alla classifica nemmeno per quanto riguarda la percentuale delle persone tra i 25 e 64 anni che hanno almeno il diploma: il dato, 60,9%, è significativamente più basso di quello della media europea (77,5%). Anche in questo caso solo Spagna (59,1%), Malta (51,1%) e Portogallo (48%) hanno segnato percentuali più basse.

Contro ogni pronostico, nel Nord Italia nel 2017 si è interrotto il processo di riduzione di giovani di 18-24 anni che non sono inclusi nel sistema di istruzione e formazione e possiedono al più la licenza media. Ma la situazione è peggiorata soprattutto nelle isole: in Sardegna e in Sicilia nel 2017 i giovani tra i 18 e i 24 anni con la sola licenzia media ormai fuori dalla scuola sono rispettivamente il 21,2% e il 20,9%. In altre regioni, invece, la percentuale di giovani che abbandona è inferiore al valore medio europeo: in Abruzzo (7,4%), in provincia di Trento (7,8%), in Umbria (9,3%), in Emilia-Romagna (9,9%), nelle Marche (10,1%), in Friuli-Venezia Giulia (10,3%) e in Veneto (10,5%).

Inoltre, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi) ha segnalato anche il fenomeno della dispersione scolastica implicita. Stando all’ultimo rapporto curato da Roberto Ricci, dirigente di ricerca Invalsi, il tasso di dispersione non si misura solo vagliando le cifre di coloro che lasciano i banchi di scuola, ma anche di quelli che, invece, vi restano ma non raggiungono una preparazione adeguata al diploma e che, in taluni casi, stentano addirittura a raggiungere il livello di competenze minimo previsto. E così, come indica lo studio, c’è chi anche ottenendo il diploma, non arriva al livello 3 nelle prove di Italiano e Matematica e che non raggiunge nemmeno il livello B1 nella lettura e nell’ascolto dell’inglese.

Sommando il numero di studenti dispersi espliciti ed impliciti è possibile stimare che la dispersione totale in Italia sia superiore al 20%, un problema che riguarda quindi un cittadino su cinque.

Tra i progetti sostenuti dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla Presidenza, spiccano proprio quelli di contrasto alla dispersione scolastica, una delle tre aree di intervento del Fondo per il biennio 2019-2020, insieme alla violenza sulle donne e sui minori e alla demenza senile.

Nel triennio 2016-2018 sono state pari a circa 27 milioni euro le risorse che il Fondo ha erogato a favore di progetti realizzati da enti non profit, con una dotazione per il 2019 di oltre 13,5 milioni. L’attività si è svolta all’interno dell’adesione del Gruppo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Per permettere agli enti impegnati in questo specifico campo d’azione di incontrarsi e scambiare idee, esperienze e buone pratiche, il Fondo, in collaborazione con la Fondazione Lang, ha organizzato per oggi a Milano una giornata di incontri a corredo della propria azione di sostegno ai progetti sociali destinati alla formazione, anche professionale, e al lavoro, con una particolare attenzione a quelle persone tra i 15 e i 29 anni che né studiano né lavorano.

«La dispersione scolastica è un problema grave per la società, che perde risorse preziose. Colpisce i giovani, riduce le possibilità di sviluppo personale e l’autostima, la consapevolezza di sé. Intesa Sanpaolo ha un fondo che alimenta gli interventi in quel campo attraverso le organizzazioni sul territorio che si occupano di questi problemi. Non lo facciamo direttamente per non creare un’organizzazione che sostituisca chi già lo fa con grande sensibilità. Le scegliamo, le monitoriamo e le aiutiamo a migliorare», ha spiegato Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo, all’incontro intitolato “Presenti… Inclusi: Esperienze e progetti di inclusione sociale e contro la dispersione scolastica”.

In assenza di istruzione, spesso le precarie condizioni delle famiglie di provenienza spingono a un inserimento dei ragazzi precoce nel mondo del lavoro senza basi efficaci, quindi in forza lavoro poco qualificata o sfruttata. Dispersione scolastica significa anche dissipazione di risorse e potenzialità di giovani che si ritrovano senza validi punti di riferimento e rischiano di perdersi in contesti sociali devianti.

Prendiamo ad esempio il progetto “EXMÈ 20-20” di Exmè & Affini Onlus Cooperativa Sociale di Cagliari.
Progetto e Cooperativa prendono il loro nome da Ex Mercato Civico di una periferia dimenticata del Sud, Edificio abbandonato negli anni ‘90 a luogo di spaccio e di consumo pubblico di droghe. Arena di combattimenti per cani e uomini, spazio ideale per scommesse clandestine con annesso fight club di ragazzi violenti e disperati. Exmè oggi è la testimonianza del “si può fare”, come rinascita che comincia da un edificio pubblico che si scrolla di dosso droga e violenza, si colora di arte e si anima con musica e teatro. In pochi anni l’Ex Mercato è diventato baricentro di una piccola e felice rivoluzione che mette in discussione i paradigmi della periferia, non ne nega la fragilità e ne esalta il valore. Il progetto “EXMÈ 20-20” è un intervento di concreta e partecipata innovazione sociale che vuole continuare a combattere la povertà educativa e la dispersione scolastica attraverso nuovi strumenti che agiscano sul fenomeno quando già evidente e che lo prevengano attraverso un vero patto con la Scuola. Agire sul fenomeno con il potenziamento del doposcuola e di campus estivi; prevenire attraverso il miglioramento degli strumenti che da sempre sono stati i migliori alleati: l’arte, la musica e lo sport; coinvolgere attivamente le famiglie offrendo sostegno attraverso spazi d’ascolto e iniziative per la comunità (banco alimentare, scambio e riciclo di abiti usati); organizzare incontri, eventi culturali e festival per la comunità; aprire all’esterno, facendo conoscere e provare ai ragazzi nuove frontiere.

Ugo Bressanello, Presidente di Domus De Luna, per il progetto “Exmè 20-20” di Exmè & Affini Onlus Cooperativa Sociale, ha partecipato all’evento che si è tenuto oggi a Milano, confrontandosi con Caterina Corapi, la Presidente di Next – Level di Torino, e Roberto Marcone, RU- Psicologia dello sviluppo e educazione Università Campania Luigi Vanvitelli, che con “Proud Of You – Plus” di Next – Level, a Napoli combatte per prevenire la dispersione scolastica attraverso una didattica innovativa di italiano e matematica, con annesse attività ricreative e culturali, da sperimentare presso l’Istituto Virgilio IV di Scampia. Insieme a loro hanno contribuito al confronto anche Antonio Presti, Presidente Associazione Fiumara d’Arte, per il progetto “Librino è Bellezza”, a Catania e Alessandro Mele, Direttore Generale Cometa, per “W4T – Work for Tomorrow, Percorsi di Orientamento e Inserimento lavorativo” a Como e Lisa Ghezzi, di La Strada, “Progetto Scuola Bottega”di Milano, un progetto storico di lotta all’abbandono scolastico che prevede che ogni anno vengano formate 2 classi per l’accompagnamento alla licenza media di 30 ragazzi in età 14-18 anni, a rischio drop-out, in accordo con le scuole del territorio.

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Tutte le informazioni sul Fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo (comprese quelle relative alla selezione dei progetti) potete leggerle cliccando qui.

 

 

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