Scuola
Alternanza scuola-lavoro, a Roma si va sul set nei luoghi di Ladri di biciclette
Un vero e proprio film, realizzato dai ragazzi e dalle ragazze dell’Istituto di Via Sarandì, al Tufello, periferia romana che ospitò il celebre film di Vittorio De Sica. Si chiamerà “Frammenti” ed è un progetto di Alveare Cinema con il sostegno di Miur e Mibac. Gli studenti, nell’ambito del programma di Alternanza scuola-lavoro, si occuperanno di tutte le fasi di lavorazione: dal soggetto, alla sceneggiatura, all’organizzazione della produzione, al cast, alle location, ai costumi, all’arredamento, alla scenografia, alla fotografia, al montaggio, al suono, alla musica, al missaggio, alla color correction, fino al sottotitolaggio. Divisi in gruppi e coordinati da tutor professionisti, contribuiranno alla realizzazione di un lungometraggio, il primo in Italia fatto interamente con una scuola.
I registi sono sei, tra i 17 e 20 anni, studenti ed ex studenti dell’IIS di “Via Sarandì”. Sono anche gli sceneggiatori e hanno deciso «di intrecciare le storie di alcuni “invisibili”», spiega Sebastian Alexandre, figure «in contrapposizione ai Vip di cui tanto sentiamo parlare» aggiunge Gabriele Teti. Il risultato è «un ritratto di vari personaggi che vivono in questa periferia e la animano – racconta Giorgio Leopardi – Il quartiere vive grazie a loro, agli emarginati che il centro tende a rigettare verso l’esterno, senza capire che sono parti integranti della vita romana». Si parte quindi da qui, dalle persone che ogni giorno incontriamo in autobus, per strada, al bar e si va ancora più a fondo, nei luoghi ghetto, dove si realizza l’esistenza di chi viene relegato ai confini della città, chiuso negli stereotipi: “zingari” e “barboni” su tutti. Un altro tema affrontato è quello «di mondi diversi che si incontrano», dice Simone Scardovi. Luoghi comuni che vengono scardinati: «Si può partire con qualche pregiudizio ma quando poi ti ritrovi le cose davanti semplici e reali i muri si abbattono», spiega Claudia Bonsangue. Pianeti distanti sono a volte anche adulti e ragazzi, l’incomunicabilità che però si può risolvere «con la riflessione e l’auto critica – interviene Caterina Peta, 17 anni, la più piccola del gruppo – perché quando si litiga si parte dal fatto che si ha ragione, ma poi riflettendo e scegliendo le parole si può arrivare a una conclusione pacifica».
Un’esperienza per i ragazzi che, oltre a dare strumenti e competenze vuole avere una funzione educativa, stimolandoli «ad una osservazione profonda della realtà che li circonda fatta dalle persone che quotidianamente ognuno di loro incontra e sfiora senza conoscere – sottolinea Paolo Bianchini di Alveare Cinema – L’invito all’ osservazione della realtà farà nascere delle emozioni nel giovane e queste emozioni diventeranno “racconto“, un racconto per immagini. È così che nasce “il cinema”».
Il nome del progetto, “Sarandì.CassaRà un film”, si spiega nell’incontro tra due scuole, lungo una linea immaginaria che da Roma arriva in Sicilia. Perché “Frammenti” sarà sottotitolato in diverse lingue, grazie agli studenti del Liceo Ninni Cassarà di Palermo. E sarà fruibile anche dai non udenti con il sottotitolaggio nella lingua dei segni e ai non vedenti con la creazione di un’audio guida. La presentazione del film è prevista per il 12 marzo alle 17 presso la Casa del Cinema di Roma. Parteciperanno i sei registi, moderati dal critico cinematografico Marco Giusti.
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