Religione

Pregare anche con chi non è dei nostri

7 Aprile 2021

Detto più semplicemente, se credi di esser esclusivamente cristiano, allora, in qualche modo, sei un cattivo cristiano. In una maniera o nell’altra, ogni fedeltà al bene, alla verità, alla bellezza di un’appartenenza, invita ad entrare in dialogo fino a raggiungere una sorta di sintesi, di matrimonio (Paolo Dall’Oglio)

 

A 93 anni è morto il pomeriggio del 6 aprile il sacerdote e teologo svizzero Hans Kung.

Fine intellettuale ha insegnato per tutta la vita e lasciato una bibliografia sterminata.

Ora viene ricordato come il professore capace di citare in greco a memoria lunghi brani dei filosofi antichi, il teologo che ha demolito il dogma dell’infallibilità papale, l’avversario di papi del calibro di Karol Wojtyla e Joseph Ratzinger.

Certamente il teologo cattolico più letto nel mondo dal concilio Vaticano II in poi.

Tantissimi fuori dal cristianesimo ne hanno apprezzato l’inesausto impegno per la pace mondiale che lui cercava di costruire a partire dalla pace tra le religioni.

Cercando paradigmi (una struttura fondamentale della sua riflessione) per immaginare la ricerca di ciò che unisce senza banalizzare differenze e diversità.

Tra le mille possibili citazioni per comprendere il suo sforzo ne riporto una: “L’affinità fondamentale tra ebrei, cristiani e musulmani consiste nella fede in un solo e unico Dio che è per l’islam una verità originaria già data con Abramo: sull’unico Dio si fondono l’unità del genere umano e l’uguaglianza di tutti gli uomini di fronte a Dio… Nella contrapposizione all’antico politeismo, l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam sono altrettanto uniti quanto lo sono contro gli dei moderni di ogni specie, che prendono possesso dell’uomo e minacciano di renderlo schiavo”[1].

Al termine del suo poderoso volume ISLAM Passato, presente e futuro (912 pagine!) così ha scritto: “Vorrei dunque concludere…con un segno di comunanza, con una preghiera che ho scritto personalmente con l’augurio che possa essere recitata da tutti: ebrei, cristiani e musulmani”.

Riporto qui sotto questa bellissima preghiera.

A memoria di un impegno frutto di un uomo dello spirito, un credente che ha vissuto il proprio sforzo di pensare, insegnare, scrivere, comunicare come ricavo della sua preghiera.

 

Dio nascosto, eterno, immenso, misericordioso,
al di fuori dal quale non c’è alcun altro Dio.
Tu sei grande e degno di ogni lode.
La tua forza e la tua grazia sostengono l’universo!
Tu, Dio della fedeltà senza menzogna, giusto e vero,
hai eletto Abramo, tuo servo devoto,
come padre di molti popoli
e hai parlato attraverso i profeti.
Il tuo Nome sia santificato e glorificato in tutto il mondo,
e sia fatta la tua volontà, ovunque vivano gli uomini,
Dio vivo e buono, ascolta la nostra preghiera:
grande è diventata la nostra colpa.
Perdona a noi figli di Abramo le nostre guerre,
le nostre inimicizie, le nostre reciproche cattiverie.
Liberaci da ogni miseria e donaci la pace.
Benedici, Signore del nostro destino,
i governanti e i capi delle nazioni,
affinché non bramino potere e prestigio,
ma agiscano con responsabilità per il bene
e la pace degli uomini.
Guida le nostre comunità religiose e i loro capi,
affinché non si limitino ad annunciare,
ma vivano essi stessi il messaggio di pace.
Ma a noi tutti, e anche chi non è dei nostri,
dona la tua grazia, la tua misericordia e ogni bene,
e guidaci, Dio dei vivi,
sulla retta via che porta alla tua gloria eterna.[2]

[1] H. Kung, Islam, Rizzoli, p. 114-115

[2] H. Kung, op. cit., p. 765-6

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