Religione
Non separare la preghiera del pomeriggio da quella del tramonto
Il primo comandamento del nostro tempo è: non separare.
Tutto è raccontato in un hadit della tradizione islamica che assomiglia molto ad una parabola evangelica e mostra come libri sacri e tradizioni non siano separabili troppo rapidamente.
La vostra epoca, paragonata a quelle delle altre comunità, è come quello che separa la preghiera del pomeriggio dal tramonto del sole.
Accade a voi musulmani, giudei e cristiani come nella parabola di un uomo che prese a giornata degli operai per un lavoro e disse loro: “Chi lavora per me fino alla metà del giorno per un denaro?”. I giudei lavorarono fino alla metà del giorno per ricevere ognuno un denaro.
Poi disse: “Chi lavora per me dopo la metà del giorno fino alla preghiera del pomeriggio per un denaro?”. I cristiani lavorarono dopo la metà del giorno fino alla preghiera del pomeriggio per un denaro.
Infine, egli disse: “Chi lavora per me dopo la preghiera del pomeriggio fino al tramonto del sole per due denari?”. Non è dovuto a voi musulmani il doppio del salario?
I giudei e i cristiani furono presi da collera e dissero: “Abbiamo lavorato di più e ricevuto di meno!”. Allora Dio disse loro: “Sono stato ingiusto per quanto riguarda il vostro diritto?”. Essi risposero: “No”. Dio disse: “E’ un dono che concedo a chi voglio”.
Io credo Dio sorrida alla possibile risonanza della competizione che genera fastidio: chi sente in questa storia prima di ogni cosa il privilegio islamico (due denari invece che uno come ad ebrei e cristiani).
Io credo che il comune Padre e Madre benedica il cuore di chi vive la risonanza dell’amore: cristiani, musulmani ed ebrei siamo chiamati a lavorare nell’unica vigna che ha un solo nome: salam, shalom, pace.
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