Religione
La guerra in Ucraina? Giusta, perché è contro le lobby gay
Se ci voleva una dimostrazione grottesca che la Russia attuale è un paese del terzo mondo arriva il patriarca Kirill ad abbattere qualsiasi incertezza.
Pensate un po’, proprio nel sermone della domenica del Perdono, il signor Kirill, conciato come una drag queen un po’ mistica, secondo quanto ci viene divulgato dall’ANSA, agitando i suoi ceri accesi per bruciare forse i demoni che lo assediano, si permette di dire che la guerra contro l’Ucraina è giusta perché è una guerra contro le lobby gay. Non sto scherzando, è la realtà.
“Se l’umanità riconosce che il peccato non è una violazione della legge di Dio – ha osservato -, se l’umanità concorda sul fatto che il peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà umana finirà lì”. E le parate gay “sono progettate per dimostrare che il peccato è una delle variazioni del comportamento umano”. “Ecco perché per entrare nel club di quei paesi è necessario organizzare una parata del gay pride – ha proseguito -. Non per fare una dichiarazione politica ‘siamo con te’, non per firmare accordi, ma per organizzare una parata gay. E sappiamo come le persone resistono a queste richieste e come questa resistenza viene repressa con la forza. Ciò significa che si tratta di imporre con la forza un peccato condannato dalla legge di Dio, e quindi, di imporre con la forza alle persone la negazione di Dio e della sua verità”.
E poi continua nei suoi deliri dicendo che nel Donbass soffrono solo i fratelli ortodossi eccetera.
Avevate dei dubbi? D’altro canto i valori della Russia quelli sono, per questo il Capitan de’ Capitani era così attratto dai machisti miti putiniani, e pure l’ineffabile EX-Cavaliere, che affermava col suo sorriso smaltato da piastrellatura di gabinetto hi-tech che era meglio andare a fighe che essere gay, andava così d’accordo colla parodia dello zar. Altro che zar! Un Ba-Zar! Ma andiamo… Un appello a tutti i cristiani: ma ve ne rendete conto della pazzia che sta imperversando ovunque? Ma vi rendete conto della disperazione in cui si trovava Pasolini, che pure era cristiano, e che vedeva il travisamento delle parole di Gesù da parte di queste caricature da operetta, ben cinquant’anni fa? Ripudiate Papi, pope e papy, sono da rinchiudere in manicomio tutti quanti. Ecco la nazione che vorrebbe dominare il mondo a chi si affida. E, sebbene sia vero che se Atene piange Sparta non ride, continuare a difendere la Russia in una situazione come questa è veramente imbarazzante.
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