Religione
“Gesù nella mia storia” incontro al battesimo con il profeta Giona
Gabriele Arosio, pastore della comunità Battista di Bollate ed educatore professionale, ha da poco pubblicato con Claudiana il libro “Gesù nella mia storia. Preparare e vivere il Battesimo”, con prefazione di Lidia Maggi. È un libro agile, adatto a giovani e adulti, pensato per chi si appresta a ricevere il Battesimo o intende chiederlo, ma che rappresenta al tempo stesso un sussidio per chi accompagna quel cammino, nelle comunità e nelle famiglie, con delle note pensate proprio per gli accompagnatori e alcune indicazioni e commenti a opere d’arte che rappresentano delle vere catechesi visuali.
La scelta stilistica è interessante e coinvolgente: è la voce di Giona che ci parla dalle pagine ed è una voce viva, vivace, com’è il personaggio biblico noto per le peripezie seguite alla sua scelta di non obbedire al comando di Dio. Giona accompagna il catecumeno
A una credente cattolica, come me, suggerisce però soprattutto la nostalgia per una scelta, quella battesimale, non compiuta consapevolmente, perché vissuta in tenerissima età. Eppure “la vita cristiana non è ereditaria” e richiede l’esperienza di essere voluti, cercati, trovati da Dio e di poter liberamente rispondere.
Da questo libro emerge la meraviglia di quel cammino di discesa nell’abisso e risalita, che come Giona, ogni catecumeno compie e traspare il grande amore (e la grande famigliarità) dell’autore con il testo biblico che – con un’immagine bellissima – ci descrive come uno specchio: “davanti al testo biblico il segreto è rovesciare la prospettiva: non siamo noi a leggere il testo, ma è il testo che ci legge…È un’esperienza unica: mentre leggiamo siamo letti. Possiamo vedere la nostra vita come in uno specchio, che pian piano diventa più chiaro”.
E allora la lettura dell’esperienza di Giona raccontata con un linguaggio semplice, a volte perfino colloquiale in questo libro, diventa l’occasione per rileggere la nostra esperienza di fede, di fuga, di accoglienza e anche per sperimentare come la vita di fede sia necessariamente una vita comunitaria, citando Kurt Marti, pastore svizzero: “Sono diventato cristiano – per farla breve – mediante altri, grazie ad altri. Non so se avrei potuto essere cri- stiano da eremita o da solo su di un’isola”.
È nella condivisione con i fratelli che il percorso catecumenale si incastona e questo libro, la voce del Pastore Arosio, fanno fare esperienza di vicinanza, amicizia, cura… insomma di comunità.
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