Religione
Conoscenza vs pregiudizi: il viaggio di Lia Tagliacozzo nelle religioni d’Italia
Una graphic novel leggera, piacevole, divertente e insieme densa di contenuti e – per chi le vuole trovare – anche di emozioni. Inviati per caso, viaggio nell’Italia delle religioni (edizioni Sinnos; il libro è stato realizzato con il contributo dei fondi 8×1000 dell’Unione delle comunità ebraiche italiane) è un vero e proprio reportage che Lia Tagliacozzo ha scritto percorrendo in lungo e in largo la Penisola dei molti credo, colori di pelle, usanze, tradizioni. Lia ha poi raccontato per giorni e giorni la propria esperienza alla brava Eleonora Antonioni che l’ha – diciamo così – fumettata. Sono storie narrate attraverso gli occhi di Luca e Martina, adolescenti terribilmente “veri” nei loro tic, abitudini, linguaggi.
Un volume che bene esprime, nella sua finta semplicità, lo spirito, le speranze, l’impegno, le illusioni che stanno alla base di Ponti&Muri. Dice Lia: «Ho voluto scriverlo ad ogni costo perché oggi nelle classi delle scuole italiane, nei campetti di calcio, nei giardini, ci sono bambini e ragazzi non solo di vari colori, originari di paesi diversi – questo lo sanno tutti –, ma anche ragazzi di tante religioni differenti. Eppure quando si parla di religioni, le persone che le conoscono sono poche, e quelle che sanno dare spiegazioni o che hanno voglia di capire sono ancora meno». Da ebreo non posso che sentire tristemente mie le parole di Lia quando ricorda che «non è facile spiegare le tue feste quando gli altri non ne sanno nulla, raccontare mille volte a un tuo amico che ci sono cibi che non mangi…». È faticoso sentirsi obbligati a dare spiegazioni.
E così Luca e Martina, inseguendo una “cotta” di Luca, incontrano loro coetanei e adulti sikh, musulmani, valdesi, ebrei, buddhisti, cristiani greco-ortodossi e cattolici di rito greco-bizantino. Tagliacozzo arricchisce il racconto con sintetiche eppure eccellenti schede informative che danno una visione abbastanza approfondita di riti, storia, usanze, numeri e vocaboli. Nel loro viaggio manca la fede più praticata dagli italiani, quella cattolica romana, perché è talmente legata, intrecciata con la storia politica, culturale, artistica del nostro paese che non averne conoscenza e consapevolezza è quasi impossibile.
Inviati per caso, viaggio nell’Italia delle religioni è dunque una piacevole lettura oltre che un argine a ignoranze e razzismi, che sarebbe bello le scuole adottassero in massa; uno strumento di dialogo inter-culturale prima ancora che inter-religioso. Un tour in Italia che è in realtà un viaggio nel mondo. Il mondo meraviglioso degli “altri”.
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