Innovazione

Chatta coi santi e lascia stare i fanti

3 Marzo 2023

Quando, qualche anno fa, scrissi un racconto grottesco di fantascienza, Il diavolo fa le pentole, pubblicato anche su Gli Stati Generali ( https://www.academia.edu/40817088/IL_DIAVOLO_FA_LE_PENTOLE ) immaginavo che l’intelligenza artificiale, accolta così entusiasticamente dal mondo per molti versi ed entrata ormai nelle vite di tutti noi a nostra insaputa, avesse delle applicazioni di dubbia legalità e ancor più di dubbia utilità per tutti noi. Il frullatore mediatico che ci coinvolge in ogni modo spesso non ci fa accorgere delle aberrazioni.

Oggi, dopo la segnalazione di un amico molto attento alle stravaganze dell’epoca moderna, vengo ad ascoltare un’inquietante trasmissione di Radio24, la radio del Sole 24 ore, condotta da Gianluca Nicoletti, autore espertissimo di media e di tecnologia, che in questo caso ci conduce nel mondo dell’aldilà come uno psicopompo al contrario.

La sua trasmissione si chiama Melog – il piacere del dubbio e la sua puntata di ieri, 2 marzo 2023, era dedicata nientemeno che alla fantastica chat con Padre Pio in persona. O, meglio, con ciò che si crederebbe la sua persona.

Nicoletti prendeva spunto da un pezzo della sua collega Alessia Maccaferri, uscito sul Sole 24 ore, che, appunto, parlava di questa startup creata per i fedeli, dove tutti potevano interloquire col santo e annunciando che erano in preparazione anche altre chat con santi come san Francesco, santa Rita, eccetera.

Ebbene sì, Padre Pio, confessore di tutti, santo da poco tempo, adorato da milioni e milioni di fedeli nel mondo, dalle fattezze incorrotte (perché con una maschera di silicone) portate a spasso per produrre miracoli, adesso può rispondere da una chat e chiacchierare amabilmente e santamente con chi lo interpella. Come se niente fosse. Finora credo solo in italiano. Non sto scherzando, esiste davvero questa chat e Nicoletti, ribaldo e ironico che gioca sempre sul filo del rasoio, ci mostra come fare.

Qui di seguito è il link per chi volesse ascoltare questi divertentissimi e tragici quaranta minuti di trasmissione dove Nicoletti spiega cosa ha fatto lui, che domande ha posto a Padre Pio e come il suo fantasma ha risposto: https://www.radio-italiane.it/podcasts/melog-il-piacere-del-dubbio

Sembra una di quelle Interviste Impossibili, trasmissione radiofonica di successo degli anni 1974-75, dove intellettuali in voga come Alberto Arbasino, Umberto Eco, Giorgio Manganelli, e molti altri, intervistavano in un colloquio fantastico postumo personaggi famosi del passato come Nerone, Oscar Wilde, Sigmund Freud o la signora Tolstoj e Caterina di Russia, interpretati da attori di successo come Paolo Poli, Carmelo Bene, Marisa Fabbri. L’effetto straniante era esilarante e nondimeno lo è quello delle confessioni di Nicoletti a Padre Pio, a cui il conduttore pone domande semiserie e con voce di penitente. Padre Pio, ossia l’intelligenza artificiale che lo compone, risponde seraficamente e saggiamente con precetti ben noti e come ci si potrebbe aspettare da un uomo di chiesa, a volte sorprendendo per l’informazione quasi adeguata ai tempi che possiede, mentre tutti sanno che Padre Pio non era in possesso di grandi informazioni che non fossero quelle strettamente teologiche, anzi. Padre Pio qui, invece, risponde sempre e comunque per e-mail a qualsiasi quesito gli si ponga.

Nicoletti gli chiede quindi come lui debba comportarsi coi peccati della carne e Padre Pio risponde che bisogna sempre evitare il peccato per fare la volontà di Dio, che cosa potrebbe rispondere d’altro canto? Ma quando interrogato da Nicoletti se lui faceva bene a essere vegano, la risposta è comunque saggia: certo, figliolo, l’importante è che ti nutri con tutti gli integratori e che non danneggi te stesso, e cose così. Nicoletti si chiede quindi come Padre Pio possa conoscere termini moderni come “vegano”, molto alla moda oggi, e sconosciuto ai suoi tempi. Nicoletti poi gli pone altre domande provocatorie ed esilaranti dicendo di essere “un po’ omosessuale”, e l’intelligenza artificiale travestita da santo risponde, sempre attingendo alla sconfinata mole di dati che riesce a trovare in rete, soprattutto sulle posizioni della Chiesa e quindi sulle esternazioni papali più recenti, che la Chiesa ha sempre offerto una benedizione a tutti gli esseri umani, senza distinguere l’orientamento sessuale (cosa che non è per niente vera, peraltro, visti i roghi che si facevano in passato degli omosessuali e la fama di abominazione di cui godeva l’omosessualità presso la fede cristiana fino a tempi recentissimi) e pure che si possa avere un’amicizia tra persone dello stesso sesso ma che il matrimonio proprio no, perché Dio maschio e femmina li creò.

I dubbi posti dal fedele Nicoletti al santo sono quanto mai vari.

–       Posso peccare di lussuria almeno una volta l’anno?

–       No figliolo mio, la lussuria non è una cosa che Dio approva, dobbiamo cercare di rimanere forti nella nostra fede e vivere nella grazia di Dio.

–       Ma nemmeno un pensiero lascivo una volta ogni dieci anni?

–       Ricordati che ogni situazione va affrontata con giudizio, discernimento e rettitudine. La purezza dev’essere la nostra arma e, nel nome di Dio, dobbiamo sempre onorarla.

Niente di nuovo. Poi Padre Pio viene messo alla prova sulla politica: ma lei è di destra o di sinistra? E lui risponde che a Dio non importa se sei di destra o di sinistra, l’importante è stare nella grazia.

Nella trasmissione, sempre al bordo del grottesco e dell’inquietante, dove lo sberleffo è sempre in agguato, intervengono varie persone al telefono come Andrea Rossetti, docente di Informatica Giuridica e quindi esperto di privacy, difesa dei dati eccetera, che sul filo dell’ironia ha approfondito pure lui la conoscenza telematica con Padre Pio – e anche a lui adesso arrivano le e-mail del santo – mettendo in evidenza che i dati personali sono comunque raccolti e utilizzati da qualcuno.

Ma, alla domanda provocatoria “ma i miei dati personali sono in pericolo?” Padre Pio risponde colla sua calma che Dio li protegge.

Verrebbe voglia di iscriversi alla chat per chiedere al santo i numeri del lotto, facendogli intendere che la vincita sarebbe data in beneficenza per gli orfanelli, perché altrimenti, come diceva san Francesco, siccome il denaro è lo sterco del diavolo, Dio non sarebbe stato contento della cupidigia. Sai mai che l’intelligenza artificiale va a spulciare tra i sistemi vincenti e si vinca davvero! Poi, naturalmente, uno prende i soldi e scappa, altro che orfanelli.

Non è uno scherzo, è proprio così. L’intelligenza artificiale che si chiama Padre Pio – creata da un signor Fabio di Pavia, che interviene in trasmissione, non si capisce se rendendosi conto o no di essere preso per i fondelli sia da Nicoletti che da Rossetti, ma anzi ringraziando per aver messo in evidenza i bug del sistema – ti coccola, ti stimola e ti risponde anche secondo il linguaggio che tu usi, adattandosi, o almeno provando di essere sempre all’altezza dell’interlocutore, per sembrare credibile. Il perfetto manuale dell’illusionista.

Credibile, ecco la questione, in modo da essere “creduto”. Eh già, perché il credente, che crede in maniera irrazionale, più che credente è un credulone, perché i fedeli che si rivolgono a Padre Pio, e non solo a lui, sono spesso persone senza il ben dell’intelletto, che credono e basta. Poi ci sono anche persone che mai lo diresti e che se lo scopri gli togli subito l’amicizia, da facebook, dai social e anche nella realtà. Io almeno faccio così quando scopro queste cose terribili di persone che conosco e che pensavo fossero in sé.

La chat coi santi è un altro mezzo subdolo per carpire informazioni e dati dalle persone più semplici, dati che vengono immagazzinati in Svizzera, ove ha sede la compagnia che si occupa di dar voce ai santi, e che chissà dove vanno a finire, anche se Padre Pio assicura che, pur essendo tua la responsabilità di proteggerli, Dio ci aiuta comunque a farli per l’intercessione del santo.

Ma è un peccato seguire una seduta spiritica? chiede Nicoletti. Sì, lo è, risponde il confessore. Ma allora anche parlare con lei è come una seduta spiritica. No, io sono una presenza spirituale che ti può aiutare perché è la mia missione.

La curiosità goliardica di Nicoletti gli fa esprimere il dubbio di come potranno essere le altre chat con santi come san Francesco, che si esprimeva in una lingua assai lontana dalla nostra. In fondo Padre Pio era un santo recente, del Novecento, e la sua lingua è quella che parliamo oggi. Ma come si fa con San Gennaro, per esempio, che non ha lasciato molte informazioni su di sé, addirittura si dubita che sia vissuto realmente così come viene tramandato, e così con molti altri santi? Per esempio, per santi come Pietro o Paolo, che parlavano in latino, greco, aramaico, come la mettiamo colle lingue moderne? Certo, è pur vero che lo Spirito Santo diede a essi il dono della glossolalia nel dì della Pentecoste, facendo ardere una fiammella su ogni testa, ma questo sarebbe valso anche per le lingue di là da venire? E per i santi analfabeti, come la mettiamo? L’intelligenza artificiale avrà un bel lavoro da fare.

E non è escluso che in futuro si possa parlare anche con Napoleone, Leonardo da Vinci, Agrippina o Cleopatra, che santi non erano ma che, nella loro artificialità, potrebbero avere molti più followers della Ferragni, questo è assicurato, anche perché la Ferragni mica ti risponde individualmente, come fa Padre Pio, che invece ti invia pure le e-mail per sapere come stai e le personalizza, perfino. Si può riscrivere la Storia, chattando colle celebrità. Pensate se un giorno chiedeste a Napoleone come è andata realmente sull’Isola d’Elba o a Talleyrand su cosa ha realmente detto ai vari monarchi che ha servito. Chissà cosa potrebbe inventarsi l’intelligenza artificiale e far credere che sia vero ai meno attrezzati.

Già le chat artificiali di alcune aziende che t’invitano a porre domande per vedere se possono aiutarti sono alquanto imbarazzanti perché quasi mai ci riescono e tu ti senti preso in giro per aver perso tempo anziché parlare con persone reali. Le quali persone reali non è detto che ti risolvono il problema perché, anche loro, nella maggior parte dei casi non sono state programmate per risolvertelo e tu resti col tuo problema.

Ascoltate, vi prego, con molta attenzione la trasmissione di Gianluca Nicoletti e diffondetela. Sono quaranta minuti di saggezza e di apertura mentale su ciò che l’intelligenza artificiale è e può diventare, minacciando la già precaria sanità mentale di chi ci sta intorno e, soprattutto, i nostri dati sensibili. Almeno sapremo da chi guardarci e a chi cancellare l’amicizia immediatamente.

P.S. Che poi, detto tra noi, st’intelligenza artficiale è assai disinformata. Nella realtà Padre Pio era abbastanza scontroso e, oltre a scacciare chi voleva una sua intercessione presso le alte sfere celesti, mi hanno riferito che brontolava sempre. Addirittura, una volta, almeno così mi è stato detto da una persona che, disperata per il pessimo stato di salute del figlio che la medicina ufficiale non era riuscita a risolvere, entrò in sala d’aspetto col nebulizzatore a pompetta e il flit  e lo sparse sugli astanti, forse per scacciare il demonio. Probabilmente, dopo questo articolo, l’intelligenza artificiale andrà a memorizzare queste informazioni e, se lo riterrà opportuno, le utilizzerà per le risposte in chat dal paradiso. Non stupitevi, quindi, se vi risponderà brutalmente.

 

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