Relazioni

Un regalo speciale per Antonella, paladina delle vaccinazioni

17 Maggio 2017

Lei, Antonella Salimbene, da quando la figlia Azzurra, tre anni fa, è morta di meningite perché non vaccinata, è diventata la paladina della campagna per le vaccinazioni. Spesso è in televisione, i giornali la contattano quando c’è un nuovo caso (specie se a fare le spese dell’ondata no-vax sono bambini) e nel nome di sua figlia ha creato un’associazione nel piccolo centro di Casalmaiocco, provincia di Lodi, dove abita con il marito e gli altri due figli.

Ieri, mi dice per telefono Antonella (siamo diventati amici e rimasti sempre in contatto da quando l’ho intervistata un anno fa) ha vissuto una giornata particolare, molto emozionante.

Ha passato un’intera giornata con una parte della figlia che non c’è più. Nel suo paese sono andati, infatti, a incontrarla Francesco, 10 anni, e i suoi genitori, arrivati da Avellino.

Francesco ha ricevuto tre anni fa il rene di Azzurra (al momento del decesso Antonella e suo marito acconsentirono al trapianto degli organi). Trapianto possibile perché compatibilità dell’organo del 100%.

“Mi hanno raccontato che la telefonata dal Bambin Gesù arrivò nel giorno del compleanno di Francesco”, dice Antonella, “sua madre pensava che potesse essere l’ultimo, visto che il bambino era costretto alla dialisi da quando aveva poco più di due anni”.

Di norma famiglia di donatore e famiglia di ricevente non dovrebbero entrare in contatto, ma la mamma di Francesco aveva contattato tempo fa Antonella su Facebook, chiedendole l’amicizia, ma senza spiegare chi fosse: “Ho accettato la sua richiesta, pensando che fosse una delle tante mamme che mi seguono nella mia battaglia per i vaccini”, dice Antonella, “lei era risalita ad Azzurra come donatrice cercando in internet quale fosse il bambino morto di meningite nella zona di Milano, ed era arrivata a me”.

Un post su Fb della mamma di Francesco aveva “insospettito” Antonella: “Sono andata sulla sua bacheca a ritroso nel tempo e lì ho capito”.

“Abbracciare Francesco ieri è stata un’emozione indescrivibile, è stato come riabbracciare mia figlia. Per la prima volta, dopo tre anni ho avvertito lo stesso “pizzico” di felicità di quando abbracciavo Azzurra.

Da sinistra Antonella Salimbene con Francesco e la madre (foto da Facebook con liberatoria)

 

 

 

 

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.