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Let’s BeReal! Il social dove sei soltanto te stesso
C’è chi procede in direzione contraria (e ostinata, direbbe qualcuno) anche nel mondo dei social. Le piattaforme più usate, quelle che vanno per la maggiore e danno un potere enorme all’immagine spingono numerosi utenti a interpolare le proprie foto, per apparire in qualche modo migliori di quel che sono. Pensiamo per esempio a Instagram, probabilmente il social network più di grido, al momento, e ai suoi algorirtmi che premiano le immagini più fedeli a un certo canone totalmente stereotipato e asettico di bellezza, spingendoci a sperimentare filtri svariati, interni o esterni al social dell’apparenza, al tempio della vanità.
Non pensiamo che i giovanissimi siano tutti d’accordo con questa apparenza estrema, di plastica e totalmente effimera, data in pasto al voyeurismo della rete. Ci sono numerose voci provenienti dalla Generazione Z che si levano contro questa falsificazione del sé.
BeReal: nuovo social, altre regole
“Un nuovo e unico modo per scoprire chi sono veramente i tuoi amici nella loro vita quotidiana”
È lo slogan del social network BeReal, una piattaforma sociale che promette di opporsi agli attori più forti in campo social cambiandone completamente il paradigma. BeReal vuole tenersi lontano dagli artefici che falsano la nostra immagine sulle reti sociali principali consentendoci di condividere soltanto la vita reale, mentre sta accadendo, assieme ai nostri amici.
BeReal è nato in Francia, nell’anno 2020, da un’idea di Alexis Barreyat e Kévin Perreauda. È però negli ultimi mesi che il servizio ha cominciato a riscuotere un buon successo di popolarità, principalmente negli States, all’interno dei campus universitari, in quelle stesse stanze che hanno tirato la volata del decano dei social network, Facebook. L’obiettivo di condividere la vita reale resta piuttosto nebuloso, effimero potremmo dire. Tanto che Wired lo ha definito addirittura potenzialmente pretenzioso.
La crescita di BeReal
Sono ormai sei mesi che BeReal non fa che crescere. Dallo scorso dicembre a oggi l’applicazione ha ricevuto oltre 4 milioni di download e, a quanto riportano i ricercatori specializzati di Apptopia, gli utenti attivi sul social network sono cresciuti – soltanto da inizio anno a maggio – del 315%. Nel primo trimestre 2022 soltanto Instagram, Snapchat e Pinterest sono stati scaricati più volte di BeReal negli Stati Uniti e in Francia, paese d’origine della applicazione. Niente male piazzarsi al quarto posto per downloads in un mondo dominato dai social com’è quello degli smartphone.
Negli ultimi 24 mesi, BeReal è stato utilizzato da circa 6,8 milioni di persone. Sensor Tower, società di intelligence che monitora il mercato mobile, ha sottolineato nel suo ultimo report quanto stia crescendo l’applicazione. Attualmente, BeReal è il social di tendenza, quello da avere, soprattutto tra i giovanissimi.
“BeReal è la nuova app preferita dalla Generazione Z”
Ha scritto Axios, sito americano di news e tecnologia. La testata ha definito BeReal l’anti-Instagram a causa della sua scelta di far pubblicare poche foto, autentiche, rispetto alla carrellata di immagini, elaborate, del social di proprietà del gruppo Meta. Lo slogan di BeReal sottolinea questa dimensione:
“BeReal è la vita, la vita vera, e la vita vera non ha filtri”
Partecipare e condividere
L’idea alla base di BeReal è che non si possa solo scrollare con il pollice, sbirciando la home page e le bacheche degli altri utenti, bensì è necessario partecipare in maniera attiva. Finché non pubblicheremo una foto, infatti, non potremo interagire con quelle degli altri e neppure vederle.
L’app invierà ogni giorno una notifica, concedendo due minuti di tempo all’utenza per pubblicare una propria foto. Sarà possibile caricarne anche in altri orari ma si verrà segnalati: la piattaforma espliciterà chiaramente che non abbiamo rispettato l’orario previsto per l’upload. Anche per l’interazione le regole sono differenti: addio a pollici e cuoricini, per rispondere alle foto degli amici ci sarà richiesto un selfie espressivo, capace di sostituire l’emoticon. La funzione è nota come RealMoji.
La sfida di BeReal ora sarà quella di resistere e sopravvivere, invece di finire presto nel dimenticatoio dei social network che non si affermano, a tener compagnia a Clubhouse. Non siamo in grado di dire se la piattaforma francese riuscirà nel suo intento o meno ma, sicuramente, possiamo affermare che un approccio così limitato e genuino all’esposizione social rappresenta davvero una ventata d’aria nuova, fresca, per un ambiente dove si corre continuamente il rischio di apparire ripetitivi.
Mentre gli investimenti di Instagram e TikTok sono tutti improntati a mantenere gli utenti il più a lungo possibile sulla piattaforma, quelli di BeReal vanno in direzione diametralmente opposta, puntando ad avere il massimo numero di accessi in un tempo molto limitato, come i due minuti che seguono la notifica.
“Pubblica rapidamente, scorri e vivi la tua vita. Per alcuni utenti della Gez Z, questa è un’idea magnetica. BeReal ha un tono diverso.” La descrizione della app sui portali di download spiega molto bene quali siano le corde che il team di sviluppatori di BeReal vuole toccare, sottolineando la distanza esistente tra il loro social e la concorrenza.
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