Governo
Parentesi Graffa: re(fere)ndiamoci conto!
Il governo tira dritto, nonostante qualche mal di pancia delle forze politiche che ne compongono la variegata maggioranza.
Piccole scaramucce, la voglia di dimostrare che loro ci sono, esistono e ci tengono a sostenere iniziative, con la consapevolezza che non verranno condivise dai loro avversari. Una sorta di pre-campagna elettorale. Non toccando palla, su questioni primarie legate al PNRR, la battaglia si sposta sui referendum.
Le battaglie dei quali si fanno promotori sono: Referendum sulla Giustizia, composto da sei quesiti., Referendum Eutanasia Legale, Referendum per la cannabis legale (un successo, quasi raggiunta la soglia di 500 mila firme in pochi giorni),Referendum contro la caccia (non suscita particolare interesse).
Sono temi sui quali si discute da tempo, non tutti affrontati dalla politica, che ha sostenuto non essere una priorità. Alcuni di questi sono questioni poste da soggetti promotori identificati da associazioni facenti parte della società civile, non necessariamente da soggetti politici, che in ogni caso si affrettano a piantare una bandierina.
In questo caso si apre la battaglia: tu sostieni questo, io sostengo quell’altro, una coalizione ne sostiene un terzo, sul quarto siamo d’accordo ma non per tutti i quesiti, insomma, non sia mai che si trovi una pur lieve condivisione da parte di più soggetti. Assolutamente vietato! E così l’attenzione e la competizione si sposta su altri temi, sicuramente importanti, ma non prioritari. Attenzione però la strada è lunga, non basta raggiungere il quorum. La possibilità di firmare digitalmente i referendum ha certamente accelerato la partecipazione, ma non per questo ci dovrà essere un abuso.
Il dato positivo è che almeno si parla di qualcos’altro che non sia no vax, si vax, Green pass sì, Green pass no, tamponi gratis o a pagamento.
A proposito di altro: ma l’Afghanistan dov’è finito? non se ne parla più? E’ vero meglio le scaramucce (meno importanti) di casa nostra.
Intanto il Presidente del Consiglio va avanti diritto.
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