Società
Nei giorni del machismo, due donne non politiche insegnano la buona politica
Ci sono storie che non bucano. Non “viralizzano”. Eppure meritano di non essere dimenticate, anzi: è doveroso ricordarle una volta di più, dare a queste storie una chance in più, perché è ricordando e diffondendo storie come queste che si costruisce un domani migliore.
In tanti ricordiamo l’omicidio di Antonio Santarelli, carabiniere 43 enne ucciso il 25 Aprile 2011 dal giovane Matteo Gorelli, alla fine di un rave party. Gorelli sta scontando venti anni di reclusione nel carcere di Bollate, dopo che in primo grado era stato condannato all’ergastolo.
La madre di Gorelli, Irene Sisi, e Claudia Francardi, vedova di Santarelli, hanno fondato insieme l’associazione Amicainoabele, che “fa del perdono una strada per andare avanti”. L’intervista a Claudia Francardi potete leggerla qui, su Repubblica Firenze di oggi. Oggi vale doppio, in una giornata di inviti sessisti a stare a casa con i figli, o di scelte di casting politico orientate all’estetica femminile, questa pagina serve a ricordare – a chi ancora non ricorda l’ovvio – che le donne alla vita civica e pubblica servono. Eccome, se servono.
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