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I borghi storici della Slovenia: Kamnik e Celje

11 Marzo 2018

Gorazd Skrt, autore del post, è il fondatore di Lovely Trips, azienda che rappresenta regioni, destinazioni e prodotti turistici della Slovenia, dei Balcani e dell’Europa centrale.  Questo post è sponsorizzato da:

 

La Slovenia è un paese piccolo. Più piccolo della Lombardia: 20mila chilometri quadri contro 24mila. Non a caso noi sloveni ci scherziamo pure sopra: «La Slovenia è così piccola che se un gruppo heavy metal fa un concerto da noi, i vecchietti di Trieste si lamentano» (per la cronaca, la Slovenia vanta alcuni ottimi gruppi metal…). Ma pur essendo un paese piccolo, al pari dell’Italia abbiamo un sacco di città, cittadine e borghi. Oltre alla celebre Lubiana, c’è per esempio Maribor, 100mila abitanti, che grazie alla valentia della sua tradizione industriale è una sorta di Torino slovena.

E poi ci sono gemme come Celje. Qui si erge uno dei simboli dell’identità slovena: il Castello di Celje (Stari grad), nel Medio Evo baluardo dei conti di Celje: un potentissimo casato, degno di un romanzo o di un telefilm, che per secoli giocò un ruolo importantissimo nelle vicende della regione. Per citare la mia amica Maja Slivnjak, i Celje «erano imparentati con i Lussemburgo, imperatori del Sacro Romano Impero, e la loro influenza si estendeva sino all’Ungheria (un po’ come se oggi il governatore di Veneto o Toscana fosse imparentato con i Clinton e manipolasse la politica dell’Austria)».

fonte: www.slovenia.info foto di Jošt Gantar

Il Castello di Celje merita senz’altro una lunga e approfondita visita. È il terzo più grande di tutta la Slovenia, e vanta una storia piuttosto antica: sorto come fortezza contro le scorrerie da nord e da est, nel XIV secolo era già il principale centro dei Celje, famiglia così importante che il loro stemma nobiliare – a distanza di secoli – è presente nella bandiera della Slovenia contemporanea. Del resto nel XV secolo i Celje arrivavano a coniare una loro moneta, ed erano ai ferri corti nientemeno che con gli Asburgo: se il conte Ulrico II (che aveva ricevuto da Sigismondo di Lussemburgo il titolo di principe) non fosse stato assassinato a Belgrado nel 1456, la storia avrebbe preso un altro corso…

Ma a Celje non c’è solo il Castello. Da vedere la Cattedrale di San Daniele, con la cappella dell’Addolorata, e ben due musei! Il primo è il Museo Regionale, con il suo famoso soffitto di Celje a sfondo mitologico, le sue belle collezioni numismatiche e i suoi reperti preistorici. Il secondo è il Museo di Storia Moderna, che racconta le vicende della città nel corso del XX secolo, inclusa la tragica occupazione nazista e l’industrializzazione (e c’è anche uno spazio dedicato ai più piccoli). E poi ci sono le colline intorno alla cittadine, ideali per una bella escursione all’aria aperta…

fonte: www.slovenia.info foto di Jošt Gantar

Un altro bellissimo borgo sloveno è Kamnik. A differenza di Celje, che è in Savinia, Kamnik si trova nella Slovenia centrale, nella sua parte più settentrionale. Sorge alle pendici delle maestose Alpi di Kamnik e della Savinia, sulla destra del fiume Bistrica, in uno dei luoghi più ameni e silenziosi della Slovenia. È un fiume montanaro il Bistrica; tributario del fiume Sava (a sua volta tributario del Danubio), è rinomato per le sue acque fredde e cristalline, che nella gola di Predaselj sembrano diamante allo stato liquido.

Il centro storico di Kamnik è un gioiellino. Il suo cuore è la piazza Glavni, intorno alla quale gravitano ricche dimore del XV, del XVI e del XVII secolo (splendida, ad esempio, la Casa sulla Maistrova); qui si può sorseggiare un buon caffè e assaggiare una fetta di torta, oppure ci si può incamminare verso uno dei ben due castelli del borgo. Il primo è il Castello piccolo (Mali grad), di cui rimane soltanto una torre solitaria e una bella cappella romanica a due piani. Il secondo è il Castello grande (Stari grad), citato per la prima volta nel 1207; del maniero rimangono delle rovine suggestive, e la bella veduta di cui godevano gli arcieri e gli armigeri al servizio del castellano.

fonte: www.slovenia.info foto di Jošt Gantar

Il borgo poi offre delle chiese interessanti, e un museo privato di pregio. Assolutamente da visitare il Museo Inter-municipale di Kamnik, con reperti archeologici di valore, fossili, ossa di orsi delle caverne, monete antiche, cimeli, opere d’arte come la Stigmate di san Francesco, raccolte di giornali d’epoca. Non lontano da Kamnik verdeggia il magnifico Arboretum Volčji Potok, forse il parco più amato della Slovenia: con i suoi 80 ettari di verde, l’Arboretum è una straordinaria riserva naturale dove crescono circa 2.500 varietà di alberi e arbusti. Invece gli amanti dell’hiking possono esplorare la Velika Planina, un altopiano che si estende, in tutta la sua selvaggia bellezza, a nord di Kamnik, o la valle della Bistrica, con i suoi boschi e la sua pace.

 

 

Gorazd Skrt, autore del post, è il fondatore di Lovely Trips, azienda che rappresenta regioni, destinazioni e prodotti turistici della Slovenia, dei Balcani e dell’Europa centrale. Questo post è stato sponsorizzato da Lovely Trips. La foto ritrae Kamnik (fonte: www.slovenia.info; foto del Kamnik Tourist Board archive).

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