Lifestyle

Coast to coast!

2 Agosto 2023

L’Italia con i suoi 8000 mila chilometri di coste, acque dalle sfumature turchesi e trasparenti, spiagge sabbiose e dorate o nere e ciottolose, non teme i confronti con le destinazioni caraibiche. Località e panorami mozzafiato ricchi d’immenso valore naturalistico si stagliano circumnavigando la penisola…seguendo idealmente con un dito, a partire dalla Liguria, l’itinerario turistico giunge alla Sicilia toccando Sardegna, Toscana e Cilento e Basilicata tirrenica, lambire poi le coste della nostra regione bagnata dal Mar Ionio, la Puglia sempre desiderata e proseguire fra le regioni bagnate dal mar Adriatico fino alla Romagna, classico intramontabile dell’estate italiana, patria delle spiagge più gettonate per i divertimenti balneari giungendo agli arenili di sabbia fine “calmi ed assonnati” del Veneto.

La scelta della spiaggia per trascorrere le vacanze dipende dai gusti, dalle necessità, e naturalmente dal budget disponibile, un ventaglio di proposte naturali che accontenta tutti e dovendo stilare una classifica delle spiagge più belle, sebbene il decalogo sia imbastito, ciascuna si rappresenta per unicità, coste, calette e lidi; c’è chi vanta il titolo di bandiera blu per tutta la Nazione, chi è riconosciuta a livello mondiale, ma per gli amanti del mare l’imbarazzo della scelta è inevitabile, anche per la presenza di borghi caratteristici che vale la pena di visitare prima di affacciarsi alle località dell’estero, geograficamente “vicine all’Italia” ma talvolta scelte per seguire mode e costumi, per immergersi nella classica movida delle sfinenti proposte delle città, dimenticando persino l’esistenza del mare e delle proposte culturali del luogo. Sarebbe opportuno visitare tutti i luoghi che caratterizzano la nostra penisola e le sue bellezze, mare e spiagge, in questo periodo vacanziero presi d’assalto per sfuggire alle temperature tropicali che fanno annaspare, luoghi che rappresentano un bene comune che va difeso dall’inquinamento e dalle cifre esose e salate, più dell’acqua salmastra, dei lidi italiani considerati più esclusivi come quelli in Versilia o dell’isola di Capri laddove turisti milionari non badano a spese.

Ascoltare i numeri delle cifre investite nella vacanza di una sola notte o di una settimana appare inverosimile per la stragrande maggioranza ma c’è chi può alleggerire il portafoglio senza difficoltà e soddisfare ogni desiderio: brindare con una bottiglia esclusiva di Dom Pèrignon Rosè di 42mila euro, pernottare in una suite panoramica da 9 mila euro a notte e spendere per spiagge di lusso con hotel alla modica cifra di 80mila euro a settimana e con richieste inusuali…Vi sono vacanzieri poco propensi a perdere attimi per scattare selfie, dunque concedersi un fotografo e un operatore video per catturare la spontaneità di ogni momento dedicato alla vacanza è inevitabile. Tuttavia per coloro che non possono sfoggiare ricchezze e agi, godere di una natura ancora incontaminata e selvaggia, sebbene non del tutto attrezzata o all’avanguardia, non significa denigrare o ridefinire la vacanza perché entrare a contatto con la natura, il silenzio e la semplicità di un posto dominato dal sole, dall’acqua, dal vento, da colori e profumi sconosciuti, è una scoperta che pochi possono godere in totale libertà senza le contaminazioni della mondanità moderna.

Bagnata da due mari, Ionio e Tirreno, la nostra regione permette di esplorare luoghi ancora incontaminati con spiagge mari e tramonti suggestivi ed emozionanti. C’è ancora fra Nord e Sud della penisola una disparità nel campo delle attività umane anche legate alle proposte turistiche da incentivare ma mai descrizione è stata più veritiera di quella espressa da Indro Montanelli quando già nel lontano 1973 scriveva sul Corriere della sera :”Immaginate decine e decine di chilometri di scogliera, frastagliate di grotte, faraglioni, strapiombi e morbide spiagge davanti al più spettacolare dei mari, ora spalancato e aperto, ora chiuso in rade piccole come darsene“. Anni sono trascorsi da questo breve racconto fotografico, ma senza dubbio tra le spiagge che si snodano lungo le coste lucane, poco collegate con i principali nodi ferroviari nazionali, fra pietre, sassi e sabbia fine dai profumi di cenere vulcanica, e tra gli aromi di pini e di eucalipti non si può non rimanere incantati dai panorami mozzafiato, dalla qualità dei piaceri a tavola e dalle stradine lastricate in pietra, e il binomio tra mare e montagna proposto anche a prezzi decisamente concorrenziali rispetto alle regioni confinanti o alle più care e affollate d’Italia. Maratea, Scanzano Ionico, Policoro, Nova Siri, Metaponto, offrono la propria tipicità e la giusta dose di “vacanza” per ritemprarsi dalle fatiche dell’inverno, ciascuna orgogliosa di essere una spiaggia italiana che tutti i turisti stranieri ricordano.

E tra le diverse nomenclature se Rimini e Riccione sono definite le perle verdi dell’Adriatico, Maratea è ricordata come” la perla del Mar Tirreno”, colei che profuma di macchia mediterranea quali il finocchio selvatico, come vuole l’etimologia del suo nome Marathìa da marathus, cioè terra dove cresce il finocchio o da màris – théa ovvero spettacolare dea del mare. A ricordo di Rio de Janeiro, è la benedizione – a braccia spiegate – del bianco Cristo Redentore che abbaglia e svetta nei suoi 21 metri, sulle inconfondibili spiagge nere di Maratea, i suoi colori primordiali hanno affascinato da sempre vip e attori, da Gianni Agnelli, Domenico Modugno, Peppino De Filippo, Anita Ekberg e tutti i big che al Marateale – Premio internazionale Basilicata ne conferiscono il titolo di Capitale indiscussa del cinema, dei lungometraggi internazionali di fiction e dei documentari legati ai temi ambientali e della sostenibilità. Anche Barbara D’Urso, ex emblema delle luci accecanti in TV, ha scelto Maratea quale meta di vacanza accennando alle bellezze del posto e alle sue affascinanti grotte carsiche, risultate utili anche quale luogo di refrigerio e riparo nelle giornate di calura che hanno tormentato la regione nei giorni scorsi. Proprio Barbara D’Urso, a proposito di luci e abbronzatura, ha sostenuto: ”Ti ci impegni per mesi, perdi tutto in una settimana e alla fine ti rovina la pelle”. A tal proposito come evitare le conseguenze negative di un’esposizione prolungata al sole e l’invecchiamento precoce della pelle?

I visi sono vere e proprie cartine geografiche e se il tanoressico ritiene di non essere mai sufficientemente abbronzato c’è chi come in Cina, a causa dell’aumento delle temperature, che hanno raggiunto ben 52°, ha riproposto un’invenzione di circa 20 anni fa: il facekini. Visto che è impensabile esporsi al sole con temperature elevate o per chi visita i siti artistici delle città, in gran parte colpite dall’ondata di caldo, il facekini ha attirato l’attenzione a livello internazionale come tutte le invenzioni genialoidi e talvolta inutili escogitate dei cinesi. Chissà quali potrebbero essere gli effetti immaginando di dotare gli albergatori della nostra regione con gli inverosimili gadget inventati dai giapponesi: potrebbe tornare utile raffreddare una pastasciutta fumante avendo a disposizione un mini ventilatore collegato alle posate evitando ai clienti di soffiare e rinfrescarsi mangiando comodamente a tavola!?

Il risalto mediatico sarebbe immediato, al punto da far realizzare rapidamente infrastrutture ferroviarie e un aereoporto per garantire collegamenti delle nostre imperdibili località alla maggior parte delle città italiane perché ad oggi, chi vuol beneficiare dei nostri lidi e chi ha l’opportunità di organizzare una vacanza in Lucania, dovrà necessariamente munirsi di auto o cavallo, alla stregua di Carmine Crocco, per percorrere un Lucan Trek intenso e gratificante, oltre che scarpe da trekking e bussola, magari improvvisarsi musicista dilettante per scoprire itinerari walk on air, visitare luoghi unici on the road e ripercorrere l’avventura picaresca di Rocco Papaleo  “coast to coast” nel sorprendente tour della Basilicata.

 

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