Relazioni

Le case e le cose dei sinti

13 Ottobre 2015

In occasione della cena Zigana, organizzata nel campo dei sinti di via Dozza a Bologna, abbiamo avuto il piacere di ospitare Giovanni Ruggeri, un gagè che fa il giornalista. Capitato quasi per caso alla cena, anche lui, come gli altri gagè, è rimasto piacevolmente sorpreso, dal cibo (!) e dalla realtà che lo circondava!

Ha voluto saperne di più su Zigana, il progetto che stavamo promuovendo, è entrato nelle nostre case ed ha voluto fare quattro chiacchiere sulla percezione sociale del nostro popolo.

Sapete che ha fatto? Ha scritto proprio un bell’articolo che è stato pubblicato ieri su Bottom Up  di cui riportiamo con soddisfazione alcuni passaggi.

“Approfittando della presentazione di ZIGANA – e della possibilità di scroccare una tipica cena sinta – ho fatto quattro chiacchiere con Luigi Chiesi sulla percezione sociale dei RSC (Rom, Sinti e Caminanti) e sugli stereotipi che girano intorno a questi popoli.

 

D – Ciao Luigi. Mi puoi spiegare perché rubate?

R – Ciao. Beh, anche tra i Sinti, come in tutti i popoli, ci sono i ladri, ci sono i disonesti, ci sono quelli che vivono di espedienti… Dipende dalle esigenze, se uno è povero e rischia di morire di fame va a rubare.

D – E perché non mandate i bambini a scuola?

R – Questa è una buona domanda. Comunque molti bambini Rom e Sinti vanno a scuola, ma dipende anche dalla realtà che spesso i Sinti si trovano a vivere a scuola, una realtà fatta di discriminazione. A volte i Sinti vedono che, dopo aver mandato i figli a scuola e aver dato loro un’istruzione, comunque i ragazzi non riescono ad uscire dal corto circuito di nomadismo, vita nei campi rom ed impossibilità di trovare un lavoro, e quindi pensano che non ne valga la pena.

D – Quindi il fatto che tendiate a lavarvi poco è legato alla vita nei campi nomadi?

R – Questo è un grosso problema di percezione sociale. Il fatto è che i Rom e Sinti che vedi in giro, quelli che chiedono l’elemosina e tengono i figli per strada, sono quella piccola minoranza che è fuggita da poco dai disordini in Europa dell’Est e nei Balcani: sono poveri, disperati e non hanno niente, vivono per strada. Sono di fatto alla stregua dei rifugiati che stanno arrivando adesso dalla Siria, ma nessuno li ha mai considerati tali, abbandonandoli a loro stessi. “

Le altre domande “scomode”, quelle che, è inutile dirlo, tutti i gagè si fanno, le trovate nell’articolo che ci ha dedicato su Bottom Up.

Noi vi diamo un assaggio della passeggiata che ha accompagnato le chiacchiere con questo video su You Tube, perché le immagini parlano più di tante parole. Cogliamo l’occasione per ricordarvi di votare Zigana sul sito di Che fare!!

Luigi Chiesi

Presidente dell’Associazione Sinti Italiani di Bologna

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