Cooperazione
In Concerto, il consorzio solidale per una nuova agricoltura sbarca ad Expo
Fondare un’impresa sociale sul valore della solidarietà, aiutando chi si trova in situazioni difficili? E’ quello che fa da oltre vent’anni il consorzio di cooperative trevigiano In Concerto, che, grazie a Intesa Sanpaolo, sbarcherà ad Expo domenica due agosto, ospite nel padiglione The Waterstone, portando a Milano la sua ventennale esperienza di economia sostenibile, promozione del biologico e tutela ambientale.
Ventidue cooperative sociali, delle quali cinque sono socio-assistenziali e sedici di inserimento lavorativo, più il Quartiere della Solidarietà, un consorzio di scopo per investimenti immobiliari: l’insieme di tutto questo è In Concerto. Nato nel 2002, il consorzio è il completamento di un virtuoso percorso sociale che ha preso il via nel ’91 dalla fondazione della cooperativa L’Incontro, a Castelfranco Veneto. Quest’ultima, in seguito alle prime esperienze di educazione e riabilitazione di soggetti con disabilità psichiatrica, attraverso attività lavorative, comprende l’importanza del reinserimento nel mercato del lavoro di queste stesse persone, dopo la permanenza nei centri occupazionali diurni, che non possono ritenersi una soluzione per la vita. Così, nel tempo, costruisce una rete di cooperative impegnate nell’inserimento lavorativo, attraverso lo strumento consortile, alle quali si aggiungeranno anche Nuova Vita e Cà Speranza, nate da un progetto condiviso dalla stessa L’Incontro con la cooperativa Orchidea – Infermieri. L’anima di questa rete di solidarietà si fonda sul lavoro e sull’inclusione socio-lavorativa di persone fisicamente, socialmente, e o psichicamente in difficoltà, combattendo quotidianamente con progetti concreti il fenomeno dell’emarginazione.
Il consorzio In Concerto, costruisce un’economia sana e inclusiva, crea lavoro e ha una fortissima componente territoriale, volendo sfruttare al meglio le risorse offerte dal trevigiano e continuando a costruire una rete solidale e di servizi interna ed esterna verso la comunità del territorio. All’interno del consorzio, Campoverde, Cà Corniani, Montelletto e Pastificio Veneto hanno deciso di fare agricoltura e prodotti biologici, generando negli anni una vera e propria filiera. La vocazione di queste cooperative è quella di creare attività aperte e sostenibili, con una particolare attenzione alla creazione di occupazione a favore dei soggetti deboli del territorio; promuovere la cultura del biologico; tutelare e diffondere i prodotti locali e della tradizione; prendersi cura dell’ambiente e delle comunità rurali.
A Campoverde si coltivano più di quindici ettari di terra, anche in serre fredde; vengono allevati piccoli animali e si producono verdure fresche di stagione, in particolare il radicchio di Castelfranco, noto in tutto il mondo. Al suo interno, la cooperativa agricola e biologico certificata, sviluppa anche il progetto Fattoria Didattica, proponendo alle scuole e ai gruppi di interesse attività educative e di sensibilizzazione, come il “percorso della seta”, dall’allevamento del baco, alla filatura e poi tessitura. Per sviluppare un mercato consapevole tra consumatori e produttori sono attivi due punti vendita e sono proposte forniture alla cittadinanza e alle istituzioni, ad esempio per le mense scolastiche. A Cà Corniani, tra i bellissimi e turistici colli di Asolo e il massiccio del Grappa, si allevano mucche di razze locali per la produzione di latte, formaggi e carne. La cooperativa ha scelto di allevare l’agnello d’Alpago, razza in via di estinzione, che è presidio Slowfood. E’ stato anche aperto un agriturismo. Il Pastificio Veneto, invece, produce alimenti tradizionali e biologici, in particolare vari tipi di pasta fresca come i bigoli, le tagliatelle e i tortelli, un tipo di cibo che difficilmente oggi riempie le nostre tavole. La cooperativa Montelletto, infine, unisce agricoltura e turismo, inclusione sociale e trasformazione di prodotti tipici locali.
Una rete che funziona quella del consorzio In Concerto, che coniuga impegno sociale ed economia solidale, ottimizzando le risorse della provincia di Treviso, ma nel rispetto dell’ambiente e promuovendo una cultura del cibo sano, che, riscoprendo le tradizioni, può offrire una qualità di vita migliore, a tutti.
Devi fare login per commentare
Accedi