Musica
Il mito di Mina
È avvolta nel Mito e ne prende tutto il fascino, perché, come il mito è indecifrabile, volutamente misteriosa.
Si fa sentire, melodiosa, ma non si fa vedere: anzi, attraverso la sua voce, la puoi solo immaginare, fantasticare.
Chi si accosta al mito ne rimane abbagliato, tocca un ambito non umano: Atteone vide Diana mentre faceva il bagno e fu trasformato in cervo. Tiresia, che scrutò Atena mentre si calava nell’acqua, perse la vista, anche se diventò un consumato indovino. Ma l’inconoscibile del mito è la dimensione dell’infinito che Lei possiede nel canto.
La sua è la voce più bella, nitida; è seducente: ti prende nell’anima, ti fa battere forte il cuore, richiama i tuoi ricordi d’amore, ti fa sentire la vita leggera e ti fa accarezzare la felicità.
Quando senti una sua canzone, è come se la vedessi su un palco con le sue lunghe e tornite gambe che attraevano uomini e donne. Lei allungava le mani e muoveva le braccia non forsennatamente, ma armonicamente, al tempo cadenzato della musica e tutti sentivano il suo abbraccio, come se fossero sul palcoscenico con Lei, perché, oltre a cantare, occupava lo spazio teatrale, con movenze e torsioni sempre intonate alla musica, come un sovrano aduso al suo regno.
Muoveva le dita richiamando a sé gli spettatori e intonava il melodioso canto, come una bellissima sirena che ha la voce chiara e limpida delle muse, delle cetre, il suono di miele.
Come le sirene che incontrarono Ulisse, ha la fascinazione erotica, la magia, il fiume vocale.
I musicisti che la accompagnavano nei concerti erano tranquilli, perché la sua voce conosceva e conosce (non scalfita e sfiorita dal tempo) tutti gli acuti e ha un’estensione di tre ottave.
Gli esperti, infatti, dicono che Mina Mazzini, in arte Mina ha, a differenza delle altre cantanti, che ne hanno mediamente due, un’estensione vocale di tre ottave e, servendosi del falsetto, riesce a salire di quasi tre toni, per cui il suo florilegio vocale si comporrebbe di ben 40 semitoni, quello dei normali è di appena ventiquattro.
Mina è un mezzo soprano e ha gli acuti alti (quelli Do diesis) dei soprani, va anche oltre perché abbraccia il registro del tenore, arrivando al fondo dei bassi fino al Mi minore.
In termini semplici la sua voce prende del pianoforte sia tutti gli acuti, sino agli ultimi tasti collocati sulla destra, che i bassi, posti nella parte iniziale a sinistra.
Diceva un grande prof. d’orchestra Bruno Canfora che Mina ha una voce che assurge di per sé sola a strumento musicale.
Non appare in pubblico dall’ultimo concerto alla Bussola di Viareggio nell’estate del 1978.
E l’artista più visibile senza essere più vista.
Compie gli anni -83- ed è la voce bianca più affascinante del mondo.
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