Diritti
Guerra e pace
Nelle terre di Dio
si muore tra i bagliori,
sono le comete della guerra,
che abbattono vita e speranza attorno,
nella polvere dove guizzano nude
le anime solitarie
e cose e case abbandonate.
Tremano i pensieri fra i corpi lacerati,
tra le mani di chi cerca chi più non c’è
tra i brandelli di vita rasi al suolo,
i cocci di chi arde del suo credo,
di chi brucia tra macerie nere,
nella fuliggine dei colpi di cannone.
Calcano le guerriglie e digrignano i denti
il passo armato dei soldati,
chi piange i propri figli feriti
chi bestemmia il sangue del fratel versato,
sul selciato orrido della ragione
l’urlo di ogni popolo e la sua religione.
I razzi fan luce alla notte
s’odono folle, voci e braccia devote,
alzano al ciel i bimbi spenti nella vita cruda,
chi abbraccia l’arma del suo signore,
per sterminar razza e confini
sotto lo sguardo inerme di donne e bambini.
Le madri a capo chino,
nere di luttuoso inferno,
recan un taglio al cuore e una fessura
che al Mondo offre muta e pensosa
l’umana sorte e la carne sventrata,
nelle terre di ogni credo e ogni Dio
tra il respiro reciso e la vita decapitata.
Nel genere umano,
ciascun fratello recita o prega con rispetto
Dio, Yahweh o Maometto,
la storia narra alle genti
le sorti e la ragione
di ogni guerra, santa o maledetta,
del sangue versato in ogni nazione.
Forse un diman lontano,
per man divina o umana mano,
svaniran odio, armi e confini
dallo sguardo di chi vive e di chi tace
e dal Mondo che a mani giunte cerca pace!
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