America

Ferguson: sparatoria al corteo per Brown. 24 i neri disarmati uccisi in un anno

10 Agosto 2015

E’ gia passato un anno dalla morte di Michael Brown, il ragazzo nero di 18 anni ucciso da un poliziotto bianco di Ferguson, in Missouri. Brown era disarmato, ma l’agente Darren Wilson, accusato dell’omicidio, non è mai stato incriminato per la vicenda.

Domenica nove agosto, in occasione del corteo per l’anniversario della morte del giovane, sono scoppiati scontri violenti tra i manifestanti e la polizia. Intorno alle 23.15 (ora locale) un uomo ha sparato contro alcuni poliziotti che hanno quindi risposto al fuoco, colpendo l’aggressore. Subito dopo le forze dell’ordine hanno circondato via terra e via aria il corteo. La polizia di St Louis, il sobborgo di Ferguson, ha chiesto via Twitter ai manifestanti di abbandonare il corteo. L’uomo si trova ora in gravi condizioni. Jon Belmar, il capo della polizia, secondo il quotidiano The Guardian, ha detto che i violenti erano circa sei e probabilmente non appartenevano ai manifestanti.

Credit: Rick Wilking
Credit: Rick Wilking

Quello di Michael Brown non è però l’unico episodio di violenza e razzismo nei confronti dei neri registrato ultimamente negli Stati Uniti. La società americana, infatti, è ancora divisa e non ha superato pienamente il problema razziale che la attanaglia da lunghissimo tempo. Il Washington Post, il nove agosto, ha pubblicato un’inchiesta dai risultati agghiaccianti sul tema delle violenze razziste accadute nell’ultimo periodo negli Stati Uniti. Tirando le somme di un anno di segnalazioni e lavori di più di quaranta giornalisti, il giornale ha raccolto tutto il materiale in una storia definitiva, che ha avuto inizio a Ferguson ma è continuata a Cleveland, New York, Baltimora, North Charleston, South Carolina e in gran parte del Paese. Quest’anno sono stati uccisi 24 uomini neri dalla polizia, uno ogni nove giorni, e tutti erano disarmati. Questi 24 sono una piccola parte delle 585 persone ammazzate dagli agenti. La maggior parte delle vittime erano infatti ispanici o bianchi armati.  Tuttavia, gli uomini neri e disarmati che hanno perso la vita rappresentano il 40% dei 60 morti, anche se essi costituiscono solo il 6% per cento della popolazione degli Stati Uniti.

L’ultimo caso di una sparatoria è stato registrato venerdì scorso in Texas e ha coinvolto un giovane afroamericano di diciannove anni, Christian Taylor. Il ragazzo aveva sfondato con la sua macchina la vetrina di un concessionario di auto, probabilmente per rubare del denaro, e mentre gli agenti cercavano di arrestarlo, uno di loro ha sparato. Le indagini sono in corso.

 

(Foto di copertina: illustrazioni di Peter Strain per The Washington Post)

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