Famiglia

I bimbi con DSA (e i loro genitori) sono dei supereroi

2 Febbraio 2017

Se avete figli con DSA lievi o gravi correte a comprarvi  I Miei Bambini Hanno i Superpoteri di Carlotta Jesi che è in libreria da poco più di una settimana.

Non ci troverete di sicuro una lista di ricette per superare i problemi che i bambini con DSA devono affrontare perché quelle non esistono, come Carlotta ci spiega con gentilezza e il senso dell’umorismo che già conosceva chi ha letto Viaggio di Nozze Zaino in Spalla. Ma credo che possa permettervi di passare qualche ora esorcizzando la fatica e la frustrazione che aiutare i vostri figli vi procura.

Perché l’autrice nella prima metà del libro, intitolata “Giù”, non si vergogna di parlare della fatica, del senso di impotenza, della rabbia e delle urlate che hanno caratterizzato i mesi e le settimane prima che piano piano e anche un po’ per caso riuscisse a capire come aiutare i suoi due figli a identificare e utilizzare i loro superpoteri. Vi sentirete sicuramente meno soli.

Chiamarli superpoteri può sembrare una facile scorciatoia, ma in realtà nel libro è chiaro come il cervello dei bimbi con DSA non funzioni per nulla meno bene ma semplicemente funzioni in modo un po’ diverso e capire qual è il modo migliore equivale a scoprire doti che erano sepolte e non riuscivano a venire fuori solo perché i metodi di apprendimento che vengono usati non vanno bene per tutti.

Nella seconda parte invece Carlotta ci parla della scoperta e dei successi che piano piano i due bambini hanno fatto, della loro riacquistata fiducia in sé stessi e della maggior serenità che ora regna in una famiglia dove due genitori secchioni da sempre hanno sbattuto il muso contro problemi inaspettati e hanno dovuto dedicare tempo, energie fisiche e mentali a risolverli, dovendosi prima (ri)guadagnare la fiducia dei figli.

Quindi nessuna ricetta ma magari leggendo di come loro hanno capito certi meccanismi verranno anche a voi idee per aiutare i vostri figli a scoprire i loro superpoteri.

Credo però che sia una lettura piacevole e istruttiva anche per chi, come me, ha figli senza superpoteri. Perché abbiamo tutti sbattuto contro un blocco dei nostri figli e forse l’abbiamo gestito male, frustrando noi  e loro, e poi invece abbiamo in qualche modo aggirato l’ostacolo. Perché abbiamo tutti amici con figli con DSA e forse non riusciamo ad immaginare quanto sia faticoso (per me è stato così) e leggere questa storia potrebbe farvi venire voglia di fargli un sorriso o evitare un commento. Perché ci si rende conto che l’ossessione per la performance e il risultato che cerchiamo con ansia nelle scuole dei nostri figli sacrifica qualche altra “competenza” che può essere utile a tutti, superpoteri o no.

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