Costume
Remembering Stella Tennant
La morte di Stella Tennant, improvvisa, inaspettata, tragica nel significato più profondo del termine, a soli cinque giorni dal suo cinquantesimo compleanno, sembra essere l’ultimo crudele schiaffo di questo 2020 che ha ridotto le nostre vite al nulla, bloccandoci in un tempo infinito, distruggendo il passato senza permetterci di dare un senso al futuro.
Se ne va una delle top model che hanno fatto la storia e che tuttora continuano a scrivere l’arte del nostro tempo con le loro vite da romanzo…
Stella era la punk col piercing al naso e gli occhi blu come il suo sangue, nipote dei duchi di Devonshire, che era arrivata alla moda per caso e relativamente tardi, a ventitrè anni. La sua foto del passaporto fu tutto ciò che una sua amica mostrò alla giornalista Plum Skyes, allora fashion assistant per British Vogue, per un possibile editoriale con lo styling di Isabella Bow, icona assoluta di stile, angelo custode e mentore di grandi nomi della moda inglese, su tutti Alexander McQueen…
Stella ottenne il lavoro e posò davanti alla lente di Steven Meisel, il fotografo del libro Sex di Madonna, grazie a cui subito dopo divenne il volto della campagna di Versace insieme a Linda Evangelista, Shalom Harlow e Kristen McMenamy…Era il 1993.
Dallo storico microbikini Chanel sfoggiato su quel corpo perfetto nel luglio del 1995 a Parigi, divenne musa di Karl Lagerfeld e volto di innumerevoli campagne…Seguirono le copertine di W Magazine a fianco a Kate Moss e quella intitolata Stellar Fashion, confermando nei loro volti, insieme a quello di Naomi, il beauty Brat Pack che avrebbe segnato il passo per i vent’anni successivi, quando tutto, dal cinema alla musica, dall’arte alla moda era avvolto dalla Union Jack.
Si ascoltavano soltanto gli Oasis, i Blur, le Spice Girls, il fidanzato ideale era Hugh Grant con le sue commedie da Quattro Matrimoni e un Funerale a Notting Hill che avevano messo all’angolo Hollywood…McQueen e Vivienne Westwood dettavano le tendenze globali, il Manchester United era la squadra più forte del mondo grazie a David Beckham, mentre sembrava di essere tornati alla Swinging London degli anni ’60, tra party, eventi animati da Jude Law, Sadie Frost, Sienna Miller, Rhys Ifans ecc ecc…
Stella e gli abiti maschili tipicamente british indossati con nobile eleganza, Stella ed il debutto come designer della sua omonima amica, la figlia di Paul McCartney, per Chloè nel 1998, Stella che ha reso cool i calzettoni con le Birkenstock secoli prima di chiunque altro, Stella con i suoi quattro figli nelle pubblicità di Burberry ed H&M e con Kate e Naomi alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra nel 2012. Stella che da New York porta tutta la famiglia a vivere nella campagna scozzese.
Gli scatti insieme alla nonna in abiti couture, nella tenuta in Chatsworth dove è cresciuta, hanno segnato un altro capitolo fondamentale della moda, con la firma di Bruce Weber, una prima volta per Vogue Italia nel 1995, poi per Love Magazine nel 2010 e di Mario Testino per UK Vogue nel 2006.
Lo scorso agosto il suo matrimonio con David Lasnet si era conlcuso dopo ventuno anni di perfezione e sei mesi dopo cala definitivamente il sipario su un pezzo di storia della moda che è stata la sua vita, proprio mentre l’Inghilterra smette di essere il polo culturale dell’Occidente ed esce dall’Europa e si assiste in malinconico silenzio alla fine di un’epoca.
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