Costume
Se Astrosamantha diventa uno stile
Maglietta polo rossa “graduata”, pantalone nero scampanato, scarpe col tacco.
A volerla capire velocemente Samantha Cristoforetti sta tutta qui, nell’abbigliamento scelto per salire sul palco della Milanesiana al Teatro Strehler. Una donna, capitano dell’aeronautica militare, astronauta dell’Agenzia Spaziale Italiana. Informale nella migliore tradizione della terra da cui viene, il Trentino, ma decisa a dimostrare di essere quelle che è: una signora di 38 anni. Avrebbe potuto mettere la divisa in alternativa, e invece ha scelto questo mix riuscito, che le sta perfettamente.
Fuori dal teatro milanese una fila di quelle che si fanno per le rockstar, lunga, lunghissima, fino a una buona metà di corso Garibaldi. “Spero che siate riusciti a entrare tutti” dice dal palco la Cristoforetti, ma i 1800 che sono dentro rispondono con un secco “No”. Giovani, anziani, bambini, tanti bambini, per il fascino che ancora l’astronauta esercita sui più piccoli.
Dentro il teatro scorrono immagini scattate dalla stazione spaziale dalla Cristoforetti, piovono battute “non sono una star” dice Samantha e fa vedere la foto di Angelina Jolie. Beppe Severgnini legge da twitter “Lo rifaresti?” – (di andare sullo spazio) e lei sciorina aneddoti su strane canzoni che si ascoltano tra astronauti e su quell’urlo che qualcuno in rete ha spacciato per lo stupore di un ufo, e che, invece, è stata la gioia nel vedere da vicino la stazione spaziale internazionale “infiammata dal sole”
Meno one lady show di Paolo Nespoli, che negli incontri in pubblico si è rivelato un autentico intrattenitore, ma quanto lui divulgatrice semplice di contenuti difficili quali quelli dello spazio, la Cristoforetti, per quanto in rete gliene abbiano dette di tutti i colori, è una che piace.
E questo suscita piacevole stupore: perché è fuori da tutti gli stereotipi femminili in voga oggi, perché è una che ha lavorato duro per arrivare nello spazio. Perché ostenta un filo di trucco e non si è fatta abbindolare dalle sirene della mondanità, e anche quando presenzia a serate come quelle della Milanesiana resta lei, con i suoi modi da Samantha: professionalità, semplicità e autoironia.
C’é dunque speranza per tutte le seguaci del genere anche se non sono andate nello spazio?
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