Costume
L’Italiano è una lingua
Ascolto le parole dell’azzurra Ayomide Temilade Folorunso e resto incantato dal sorriso, di chi ha imparato a saltare ostacoli dalla nascita, e dalla gratitudine che manifesta, nonostante nei 400 metri ostacoli sia arrivata solo quinta. Un italiano fluido, ricco, profondo. La lingua ci distingue, è la nazionalità. Il resto sono pippe. Ayomide Folorunso è già lei una medaglia. Azzurrissima. Così come Yeman Crippa, o Zaynad Dosso (che bel suono il nome africano accostato ai nostrani). E dopo questi ragazzi luminosi, cambi pagina e trovi l’io divisa che ha già nel suono del cognome uno spregiativo. Un soggetto che parla e scrive una lingua penosa, asfittica. Morta. E questo menarost è stato scelto come rappresentante dell’Italiano in Europa. Chi lo ha votato, come chi è riuscito a leggere, e pure apprezzare tutto il libro, è l’ostacolo al futuro. Da saltare con la leggerezza e la tigna di Ayomide.
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