Costume
La tribù più isolata del mondo parla con noi
https://youtu.be/42oZ-sWG7Zg
In tanti abbiamo scoperto dell’esistenza di North Sentinel dopo che un incauto missionario è entrato in quell’isola remota solo per incontrarvi immediatamente la morte, spettacolarmente trafitto dalle frecce della popolazione umana più isolata del mondo, una tribù che per 30 mila anni non ha mai avuto contatti esterni. In seguito all’episodio, un elicottero ha sorvolato l’area e appurato che il corpo del religioso giace ora sulla spiaggia, un dato che tende a confermare l’idea che i sentinelesi non siano cannibali.
I sentinelesi sono di estremo interesse per noi, non tanto dal punto antropologico, di loro sappiamo infatti troppo poco, l’isolamento ha in effetti plasmato il loro carattere al punto che nessun antropologo potrebbe entrare nell’isola senza fare la stessa fine dell’evangelizzatore di cui sopra.
Sono attualissimi invece dal punto di vista politico. Essi sono infatti il manifesto vivente e l’attualizzazione pratica del sogno sovranista. I membri di questa enigmatica tribù sono i veri maitre a penser (purtroppo senza possibilità di saperlo, sempre a causa del loro isolamento) del fronte politico emergente che sta tenendo il mondo con il fiato sospeso.
Sotto il profilo internazionale ai sentinelisi – pur non prendendo parte a nessun consesso delle Nazioni Unite – viene riconosciuto all’unanimità che sulla loro isola sia vietato andare. Questo non è un principio astratto: la prova è il fatto che nessuno ha osato condannare i sentinelesi per il missionario ucciso sull’isola e che nessun tribunale internazionale avvierà nessuna inchiesta. Se vieni ucciso da un sentinelese in terra sentinelese sono completamente problemi tuoi e del fatto che sei voluto andare in un posto che non è tuo. Quando si dice essere padroni a casa propria.
Il tema del diritto all’asilo viene deciso dai sentinelesi caso per caso. Nel 2006 una barca di pescatori in difficoltà approdò sull’isola, ma i pescatori non fecero purtroppo in tempo a spiegare la loro situazione, o comunque non furono convincenti, perché gli sventurati vennero immediatamente trucidati sul bagnasciuga. Anche in questo caso nessuna Ong buonista ha osato dire una parola.
La questione identitaria è garantita da una geneitic pool straordinaria. Basti pensare che la popolazione non supera i 300 individui che si passano lo stesso materiale genetico da decine di migliaia di anni. E’ difficile immaginare un livello di purezza e di identità superiore. Di questo passo, in un futuro non molto remoto, un sentinelese sarà in grado di riprodursi e di rimanere la stessa persona al tempo stesso.
Il tema della globalizzazione è invece più controverso. La cultura sentinelese è strettamente legata all’età della pietra e niente o nessuno ha mai messo in discussione le tradizioni. Eppure nel tempo alcune navi hanno naufragato nei pressi dell’isola e i sentinelesi hanno sfruttato le chiglie per costruire attrezzi che li hanno in un certo senso proiettati nell’età del ferro. E’ lecito immaginare che l’uso del ferro abbia causato fratture generazionali e alienazione fra i più giovani e questo potrebbe essere un segno di declino della purezza sentinelese. I tentacoli del neoliberismo non risparmiano proprio nessuno.
Vorrei concludere con uno spunto di riflessione citando un commento di un lettore su un articolo de Il Post che parla di North Sentinel. Sicuramente il suo autore ha il difetto di non applicare nessun filtro antropologico e sembra sbalorditivamente a digiuno di qualsivoglia nozione di relativismo culturale. Eppure a suo modo coglie un punto profondo su cui a mio avviso bisognerebbe fermarsi a riflettere:
“Al netto di quest’ultimo episodio […], da quello che leggo questi sentinelesi hanno cercato di ammazzare della povera gente che è capitata sulla loro isola solo per sfortuna, perchè ha fatto naufragio….Io non sono un antropologo, ma persone come queste dove vivo io, nello sviluppato e corrotto Occidente contaminato dalla civiltà, vengono chiamati “stronzi“.”
Devi fare login per commentare
Login