Costume
La critica alla Ragione Ignorante
“Sei un ignorante” è uno degli insulti più sgraditi in assoluto, lo sappiamo bene.
Ultimamente sui social e fuori social durante un’accesa discussione va di moda tacciare di ignoranza chi non è d’accordo con noi.
Dall’enciclopedia Treccani, questa è la definizione di ignoranza:
Quando si dà dell’ignorante a qualcuno in realtà non ci si riferisce in senso stretto solo alla presunta scarsa istruzione dell’interlocutore, ma piuttosto si pensa che questo sia irrimediabilmente affetto da chiusura mentale, barricato nelle sue convinzioni senza opportunità di dialogo.
Per alcuni forse questo sarà meno offensivo, secondo me invece lo è di più: perché l’istruzione non è necessariamente e indissolubilmente legata all’intelligenza di una persona né alla sua sensibilità (per fortuna o i poveri sarebbero tutti cretini e i ricchi dei geni..!)
Ci sono tante persone di intelligenza e sensibilità su svariati argomenti, ma poco istruite per diversi motivi (in genere per mancanza di opportunità) mentre ce ne sono altre seppur laureate e indubbiamente istruite, affette dalla sindrome “io so’ io e voi nun siete un…” del Marchese del Grillo.
Ne conoscerete sicuramente anche voi di persone così.
L’istruzione fornisce conoscenza di definizioni, fatti e dati ma da sola non è sufficiente per evitare l’ignoranza.
Come si evita allora?
Leggendo, studiando e ascoltando chi ne sa più di noi
L’apertura mentale non si impara solo a scuola ma nella vita, con l’educazione, in primo luogo dei genitori.
In secondo luogo degli insegnanti.
Ecco perchè la professione dell’insegnante è tanto delicata e importante nella formazione dei cittadini di domani.
Da piccola mio padre soleva dirmi:
“Quando non si è ancora adulti occorre ascoltare e tacere e quando si diventa grandi occorre ascoltare ancora di più e parlare poco“.
E io rispondevo:
“Quindi alla fine non posso parlare mai?”
Risposta:
“Quasi. Potrai farlo, ma solo per esprimere concetti significativi e meditati”
L’ignoranza è colpevole quindi?
Secondo me sì. E la presunzione dell’ignorante è ancora peggio.
Questo è davvero un tempo in cui è necessaria una crociata contro la chiusura mentale (alias ignoranza).
Perchè dialogando non devi essere d’accordo con me per forza (è il bello di avere un dialogo) ma nemmeno puoi obbligarmi ad ammettere che tu hai ragione e io torto senza dimostrarlo con argomenti più convincenti dei miei a sostegno delle tue opinioni.
Buon primo giorno di Scuola a tutti, che sia quella statale, paritaria o della vita professionale.
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