Costume
Il mio viaggio all’insù nel Paese dei Coppoloni
Io percorro sempre un viaggio per arrivare nelle terre dei ‘siensi’. Sono 720 km, è questa la distanza che separa Livorno, dove abito, da Calitri, dove abito solo per qualche giorno del corso dell’anno. Ma a Calitri effettivamente si sa quando si va e non si sa quando si torna, perché il cuore laggiù subisce strane modifiche e la realtà corre un corso tutto suo che merita di essere sperimentato. L’esperienza di quelle terre è di per sé cinematografica ed arriverà al cinema tra pochi giorni, per misurarsi con un pubblico che deve ancora provare davvero cosa significa andare alle origini del mito, alla ricerca di personaggi, canti e, appunto, siensi perduti. Un viaggio all’insù, come amo definirlo ogni volta che lo ripercorro, perché lo ripercorro sempre per la prima volta.
“VINICIO CAPOSSELA – NEL PAESE DEI COPPOLONI” arriva al cinema e si annuncia già come un evento straordinario. E’ stato definito “un ponte tra le pagine dell’ultimo libro di Vinicio Capossela ed il suo prossimo album di inediti” sulle canzoni della Cupa in uscita a marzo. Ed il film è un’opera originale e inedita che accompagna lo spettatore proprio in quel “paese dei coppoloni” che aveva ammaliato tutti i suoi lettori. E’ una produzione cinematografica laeffe, PMG e LaCupa e debutterà sul grande schermo con un evento speciale martedì 19 e mercoledì 20 gennaio, distribuito da Nexo Digital (elenco delle sale disponibile su www.nexodigital.it).
Il film “VINICIO CAPOSSELA – NEL PAESE DEI COPPOLONI” è un viaggio cinematografico, geografico, musicale e fantastico – narrato, cantato e vissuto in prima persona da Vinicio Capossela, in quel territorio giacimento di culture, racconti e canti che hanno ispirato l’ultimo romanzo dell’artista e da cui trae linfa il materiale del suo prossimo disco di inediti. Un mondo che la storia ha seminterrato, ma che fa sentire l’eco e il suono se gli si presta orecchio e ci si dispone al sogno. Un mondo che non si può dire di conoscere davvero finché non sono quelle stesse facce curiose che lo popolano a raccontartelo.
Diretto da Stefano Obino, “VINICIO CAPOSSELA – NEL PAESE DEI COPPOLONI” si svolge in Alta Irpinia, in “quelle terre dell’osso” in cui “un paese ci dice di tutti i paesi del mondo”, tra trivelle petrolifere e case abbandonate, pale eoliche e vecchie ferrovie, boschi, animali selvatici e paesaggi incontaminati. Sono questi i luoghi in cui l’ispirazione letteraria e musicale di Vinicio Capossela è diventata realtà, restituendo il ritratto di un’Italia forse perduta e dimenticata, ma che ancora oggi vuole raccontare la sua storia e la sua energia: le voci, i volti, i personaggi, le tradizioni popolari, gli sposalizi, le musiche che percorrono le vene dei sentieri della Cupa, le litanie delle mammenonne, le cumversazioni in piazza, le chiacchiere dal barbiere, le passeggiate sui sentieri dei muli, la Natura selvaggia e resistente, come l’Italia.
Il film è il perfetto ritratto di un luogo immaginario che diventa reale e di uno spazio fisico che si trasforma in pura immaginazione. E’ un’occasione unica per seguire il “musicista viandante” Capossela in un viaggio a doppio filo sul fronte della musica e del racconto in un mondo che lui stesso affronta ormai da 15 anni. Le immagini sono accompagnate da una colonna sonora originale tratta dal suo prossimo lavoro discografico, “Canzoni della Cupa”, la cui uscita è prevista per marzo 2016. Inoltre nel film sono presenti anche performance live di classici come “Il ballo di San Vito” e “La marcia del camposanto” fino al tributo a Matteo Salvatore “straordinario cantore dello sfruttamento nel latifondo meridionale”. Con un’avvertenza: se all’uscita dal cinema vi dovesse capitare di ritrovarvi a guardare all’insù non preoccupatevi. E’ l’esatto effetto della vertigine che provocano i posti di Vinicio.
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